Come sta cambiando l’identità maschile? Ce lo spiega questo noto modello, presentatore e manager di eventi che si dice convinto della necessità di aggiungere anche qualità e contenuti rispetto al superato archetipo del ‘superpalestrato’
Il concetto di ‘sex symbol’, che sembrava quasi essere tramontato, è tornato alla ribalta grazie a recenti ricerche condotte da società italiane di marketing e comunicazione che hanno analizzato i dati della rete. Tali studi sono stati effettuati attraverso la semiotica generativa - scienza dei segni e dei contenuti - e la ‘netnografia’, una disciplina che studia le dinamiche relazionali, le opinioni, le abitudini e i gusti degli utenti dei social network. E’ da sottolineare, innanzitutto, che il termine ‘sex symbol’, negli anni è stato utilizzato soprattutto per indicare alcuni ‘modelli di bellezza’ maschile per eccellenza, riconducibili a una sorta di archetipo degli amanti cinematografici, da Rudolph Valentino, che aveva causato vera e propria isteria tra le sue fans, ai successivi Gary Cooper, Clark Gable ed Elvys Presley, addirittura ricordato con l’epitaffio come: ‘L’uomo che ha portato sfacciata e volgare frenesia sessuale alle arti popolari in America’.
Oggi, a questa tipologia molto americana, se ne contrappone una tutta nostrana. Si tratta di un modello estetico che soppianta quello del maschio alla Chris Evans, dal fisico ‘superpalestrato’ e ossessionato dalla cura del corpo, dedito a postare ‘selfie cattura likes’ sui social, per lasciare spazio a un fascino che conquista per il suo look da ‘ragazzo della porta accanto’ e, al tempo stesso, da intellettuale, in grado cioè di riscuotere un ampio consenso televisivo, cinematografico e ‘social’. Come nel caso, per esempio, di Filippo Belletti, modello, manager di eventi e presentatore.
Romano, classe 1974, biondo, occhi marroni, alto 1 metro e 88 centimetri, questo 'splendido 40enne' ha una notevole carriera alle spalle: Carlo Pignatelli, Moschino, Renato Balestra, Roberto Cavalli e Michele Miglionico sono solo alcuni degli importanti nomi della moda per i quali ha sfilato. In televisione, ha partecipato a numerose trasmissioni, sia come modello, sia come figurante speciale e conduttore. Tra queste troviamo, tra le più seguite: ‘In Famiglia’; ‘Domenica In’; ‘Novecento’; ‘Alle falde del Kilimangiaro’; ‘Verdetto Finale’. Ultimamente, è stato uno dei protagonisti di ‘Alta Infedeltà’, un programma di ‘Real Time’. E ha partecipato come protagonista a una causa di ‘Forum’, seguitissimo programma di Canale 5. Ha anche avuto una significativa esperienza cinematografica partecipando, nel 2002, al film ‘Senso 45’, del maestro Tinto Brass. Attualmente, è manager di eventi e ‘Brand Ambassador’. Si occupa, cioè, delle presentazioni di grandi eventi, promozionali e non. Tra le sue più grandi passioni troviamo quella per i viaggi e per gli animali. Abbiamo avuto il piacere di rivolgergli qualche domanda, sul tema della bellezza maschile nel Terzo millennio e non solo.
Filippo Belletti, le fa piacere sapere di essere considerato un sex symbol?
“Si, sicuramente, anche se non ci voglio pensare. Mi fa molto piacere, soprattutto, se con il termine ‘sex symbol’ s’intende un uomo apprezzato per le qualità fisiche, ma anche per il suo carisma, per la capacità di trasmettere qualcosa. Sono infatti convinto che ci voglia del carisma per essere considerato sexy”.
Che cos’è per lei la bellezza?
“La bellezza non è tutto. E non c’è solo quella esteriore. La bellezza è un qualcosa di più. Quel qualcosa che viene da dentro. La sensibilità, il modo di porsi, il garbo, rappresentano, per me, la vera bellezza”.
Secondo lei, che proviene dal mondo della moda, della tv e del cinema, quanto conta la bellezza in questi settori?
“Secondo me, conta fino a un certo punto. Contano di più lo stile, il carattere, la personalità, la professionalità. Nel campo della moda, della televisione e del cinema, la bellezza, da sola, non può bastare, anche se indubbiamente può aiutare”.
Come e quando è avvenuto il suo debutto nel campo della moda?
“Ho iniziato come modello all’età di 18 anni. La mia prima sfilata l’ho fatta con mia mamma, anche lei indossatrice. Ricordo che è stata una bella esperienza, vissuta con la voglia di misurarmi con una realtà nuova”.
Quando e come è avvenuto, invece, il debutto in tv?
“Il vero e proprio debutto in televisione è avvenuto più tardi, grazie alla trasmissione ‘Uno mattina’ con la rubrica ‘Spazio Moda’, anche se già avevo avuto esperienze televisive nel ruolo di figurante speciale e di co-conduttore”.
E’ vero che ha lavorato anche per il cinema, in un film del maestro Tinto Brass?
“Si, ho partecipato al film ‘Senso 45’ di Tinto Brass, del 2002. La storia si ispirava a una novella di Camillo Boito, già adattata in passato da Luchino Visconti nel film ‘Senso’. Ho rivestito il ruolo di attendente delle SS. E’ stata un’esperienza molto significativa”.
Le piacerebbe continuare sulla strada del cinema, magari in un ruolo da sex symbol?
“Si. Il mondo del cinema è molto affascinante e ricoprire un ruolo da ‘sex symbol’ mi piacerebbe molto. I film guidati da veri e propri maestri come Tinto Brass, per esempio, sono ricchi di atmosfere particolari, erotiche e coinvolgenti sul piano psicologico. Mi piacerebbe molto essere coinvolto come attore in questi film”.
FILIPPO BELLETTI, EX MODELLO OGGI MANAGER DI GRANDI EVENTI