Amato per le sue qualità artistiche, l’incredibile capacità di calcare le scene e il suo modo originale di coinvolgere il pubblico, l’artista toscano è pronto ad affrontare la nuova stagione con rinnovata energia
Uno ‘showman’ non è solo un presentatore o un intrattenitore. A differenza di un semplice conduttore, è in grado di incentrare su di sé lo spettacolo stesso, esibendosi in vari numeri di canto, danza e recitazione riscuotendo un più ampio favore del pubblico, come nel caso di Gian Marco Puccinelli. Potremmo definirlo un vero e proprio talento che, grazie alle sue qualità artistiche, maturate in tanti anni di professione, è arrivato a conquistare le vette della popolarità. Toscano, figlio e nipote d’arte, poliedrico, amante della musica, delle canzoni e di tutto ciò che è spettacolo, Gian Marco Puccinelli è riuscito a fare delle proprie qualità artistiche una professione che lo rende molto felice. In questo periodo, l’artista ha già cominciato la nuova stagione, che lo vedrà protagonista di moltissime serate e eventi: il suo calendario è fittissimo. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e di parlare con lui della sua passione per lo spettacolo, dei suoi progetti futuri e di tanto altro ancora.
Gian Marco Puccinelli, come e quando è nata la sua passione per lo spettacolo?
“Ho sempre avuto questa passione, sin da quando ero bambino. All’età di 4 o 5 anni desideravo fare il ballerino. Poi ho iniziato a fare le imitazioni dei professori di scuola. In seguito, la mia passione per lo spettacolo ha continuato crescere sempre di più, fin quando all’età di 18 anni ho cominciato a lavorare come animatore nei villaggi turistici. Ad oggi, sono 20 anni che faccio questo lavoro a tempo pieno”.
Cosa le piace di più del suo lavoro?
“Mi piace molto stare in mezzo alla gente, essere al centro dell’attenzione. Non è puro egocentrismo. E’ un modo per sentirmi protagonista dei miei spettacoli, delle serate a cui vengo invitato come showman e che sono sempre un concentrato di grandi emozioni. Lo spettacolo è la mia energia”.
In che modo il Covid 19 ha interferito con il settore dello spettacolo? Lei, dal punto di vista lavorativo, ne ha risentito?
“Tutti quanti abbiamo attraversato un periodo molto delicato, difficile. Quelli passati sono stati dei mesi di fermo totale, veramente bui. In particolare, noi lavoratori dello spettacolo siamo stati demoralizzati e penalizzati più di altri. In tanti, come me, hanno risentito abbastanza di questa situazione, ma adesso dobbiamo essere ottimisti per il futuro e capaci di dimostrare che il talento vince su tutto”.
Lei è molto apprezzato dal pubblico ed è considerato un professionista di talento: ma oltre alle qualità 'innate', cosa serve per fare il suo mestiere?
“Il talento è costituito da tante qualità, doti: si tratta di 'doni' che si hanno, o non si hanno. Talvolta, però, dobbiamo essere capaci di individuarle e coltivarle queste qualità, con determinazione. Oltre al talento, secondo me servono impegno, studio, voglia di migliorarsi, capacità di indirizzare nel giusto modo le proprie energie”.
Qual è il suo rapporto con il pubblico, sia durante, sia dopo i suoi spettacoli?
“Il mio rapporto con il pubblico, prima, durante e dopo gli spettacoli è molto diretto e trasparente. Per me è molto importante il rapporto con gli altri, con chi partecipa alle serate o agli eventi che mi vedono protagonista. Io vivo di interazione e di vicinanza, sia fisica, sia mentale, con il pubblico”.
Ci sono degli artisti ai quali si ispira?
“Direi che ci sono degli artisti che mi piacciono più di altri, non ai quali mi ispiro, perché sono sempre alla continua ricerca di me stesso. Mi piace donare me stesso durante i miei spettacoli e non offrire mai la copia di qualcun altro”.
Per il futuro ha dei progetti? Che cosa le piacerebbe fare?
“Si, progetti ne avrei tanti. E ho anche tanti desideri che vorrei vedere realizzati. Uno su tutti è quello di poter scrivere, un giorno, un libro in cui raccontare come è cambiata la mia vita grazie a un incontro che mi ha portato a esibirmi, una sera, a Forte dei Marmi (Lu) nel 2017, presso il famosissimo ‘Almarosa - Art music bar’: un locale in cui ancora oggi mi esibisco con molta gioia e con successo”.
L’artista
Gian Marco Puccinelli, toscano, 43 anni, è presentatore, cantante e imitatore. Considerato uno showman di grande livello artistico, possiamo definirlo figlio e nipote d’arte: è infatti figlio dell’apprezzatissimo maestro d’arte Marco Puccinelli, allievo di Vitaliano De Angelis (artista scultore) e di Antonio Rossi (pittore), nonché nipote del conosciuto imitatore televisivo Graziano Salvadori.