Una grande giornata con tanto popolo in piazza, non certo coperta dalle parole d'ordine dei partiti che hanno scippato la manifestazione degli indignados. Non si possono però sottacere due questioni di fondo: innanzitutto va individuato fra gli organizzatori chi ha la responsabilità di avere aperto le porte ai cosiddetti black blocs. L'altro tema scottante, che va direttamente in capo al Ministro Maroni, è quello di verificare, se è questo che gli sta a cuore, chi sono i responsabili degli uffici che controllano gli infiltrati nelle manifestazioni che non solo non hanno fatto alcuna opera di controllo preventivo, ma che addirittura sembrerebbero (come da alcune foto che circolano in rete) vicini ai teppisti. Di fatto i vandali sono stati pilotati da qualcuno a cui interessava manipolare i titoli dei maggiori quotidiani nazionali del giorno successivo, spostando l'attenzione sugli scontri e non sui motivi per i quali tanta gente è scesa in piazza". Così la presidente del Movimento politico di liberazione "Per il Bene Comune", Monia Benini, dopo la manifestazione del 15 ottobre a Roma, alla quale ha partecipato assieme a una nutrita rappresentanza di membri e simpatizzanti del PBC.
L'intero racconto su ciò che è successo e che non si dovrebbe nascondere è reperibile su internet, all'indirizzo http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:483
Sul portale Perilbenecomune è possibile trovare anche i video e le foto a supporto delle tesi espresse nel racconto dalla presidente Benini e dal portavoce nazionale, il senatore Fernando Rossi.
Il PBC sostiene gli argomenti per i quali oltre 200.000 persone a Roma, e tanti milioni in circa 950 città del mondo, hanno manifestato: "la nostra posizione sul debito, sulle colpe della grande finanza internazionale e sulla necessaria sovranità monetaria è, in estrema sintesi, in armonia con le motivazioni che hanno spinto la gente a manifestare come abbiamo visto", ha spiegato la presidente del Movimento, Monia Benini.