Vanessa Cremaschi e Giovanna Famulari presentano una sorta di ‘reading’ dei lavori più incisivi ed elevati delle potesse della ‘beat generation’. Il tema è la condizione della donna, ma le due attrici-musiciste finiscono con l’agganciarsi alla tradizione libertaria americana come a un vero e proprio ‘argano artistico’ al quale agganciare l’intera regia di questo lavoro, rendendo così marginali gli apporti scenografici di musiche, disegni e video come fossero ancora in via di ‘reassemblament’ con il resto dell’opera. Probabilmente è così. E si spera in una definizione più organica e completa, poiché gli elementi per dare vita a un ottimo lavoro ci sarebbero tutti. Disordinato.