Un clown dislessico, ‘inciampa’ nel testo e nella difficoltà a essere creduto. La donna che lo ascolta ha difficoltà a credere alle sue parole che, sostiene, sono solo di felicità, mentre la sofferenza gli è estranea. “La cicatrice rimane, ma che importa? Il sorriso fa bene alla salute”, cerca disperatamente di affermare il clown, ma ci si rende conto che ormai quella purezza, quel sentimento sotteso alle sue parole rimane incompreso. E’ la bellezza che non riusciamo a intravedere, che non riusciamo a comprendere, come quella donna, o che non riusciamo a esprimere, perché ‘dislessici’ anche noi come il clown. Un atto di accusa sulla scomparsa della poesia e del sentimento, ma… chi ci salverà alla fine? Dove troveremo la bellezza ormai sommersa? Un gioco di luci che si spengono e si accendono è metafora di una realtà incomprensibile che solo a tratti ci appare chiara. Intenso, con una felice interpretazione di Michelangelo Bellani nella parte del pagliaccio.
Regia C.L. GrugherDrammaturgia Michelangelo Bellanicon Michelangelo Bellani, Giulia Battistiproduzione La Società dello Spettacolo con la collaborazione di Attack