Caterina Gramaglia presenta alcune piccole idee, anche carine e divertenti, che alla fine si chiudono con un encomiabile omaggio a Giulietta Masina. Il pubblico apprezza, noi un po’ meno: non si capisce per quale motivo un lavoro che poteva svilupparsi con maggiori profondità di vedute alla fine si ritrovi ristretto in un’esibizione da 35 minuti; alcune idee sembrano ‘strozzate’ in partenza, nonostante la loro originalità di principio; tutto sembra venir liquidato secondo la moda dei video da mandare su Youtube, mentre invece alcune invenzioni meritavano una lettura più articolata, anziché l’impressione di veri e propri ‘infanticidi teatrali’. Il risultato, nel complesso, è gradevole e leggero, forse anche troppo. Forza, Gramaglia: si può dare di più.