Si tratta di una rappresentazione interessante, niente affatto banale, che propone due stravaganti personaggi che analizzano dall’esterno la vita di un uomo. Una vita metodica e alienata, priva di reali opportunità di elevazione, completamente immersa nella noia. Una visione dall’alto che, tuttavia, si diverte a riprodurre determinati passaggi di vita dell’individuo osservato, analizzato e ‘tipizzato’, anche attraverso un intelligente teatro dei burattini, ricorrendo al sofisticato meccanismo culturale di produrre uno spettacolo nello spettacolo. Un lavoro a tratti spiritoso e ironico, da giudicare con una certa attenzione, in quanto intessuto di idee ed elementi niente affatto disistimabili. Curioso e intrigante.