Il grande pubblico non conosce probabilmente la storia di Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice del secolo scorso. Dunque, un merito indiscutibile di questo spettacolo è l'aver portato sulla scena un po' della vita di quell'artista, mescolandola a quella di Modesta, una delle sue stesse protagoniste del romanzo autobiografico "L'arte della gioia". Le voci di Modesta e Goliarda si intrecciano, quasi a confondersi, raccontando di una vita che parte dalla terra, da una Sicilia rurale dei primi del '900. Dalla purezza dell'infanzia alla scoperta dell'eros prima, della sessualità più forte e marcata poi, si delinea la figura di una donna smaccatamente libera e anticonformista. Una donna che incarna uno spirito indomito, ma che continuamente deve fare i conti con le pulsioni della carne, per dominarle, oppure lasciandosi trasportare, nel bene o nel male. Un'ottima recitazione regala al pubblico momenti di grande intensità. Davvero un' occasione per scoprire quale narratrice dotata di fascino sia stata Goliarda e come, dalla sua vita intensa, siano nate nelle pagine dei suoi romanzi eroine legate a un piacere del corpo che "comincia sempre con un dolore". Esempio di teatro off, con accenti simbolisti e sfumature neorealiste. Un consiglio: meglio 'entrare' nel testo da subito. Intenso.
Arcadia delle 18 lune
Di Silvia Manciati
Regia di Alessia Barbieri Pomposelli
Con Viola Sartoretto, Silvia Manciati, Davide Maria Marucci, Arianna Paravani