Due bambini. Figli del Conte di Gloucester. Due fratelli diversi sotto ogni aspetto: uno pigro, l’altro lavoratore; uno sognatore, l’altro pragmatico; uno figlio legittimo, l’altro no.Il conflitto tra i protagonisti di questa rivisitazione moderna dei personaggi classici di Shakespeare ci trasporta in una costante atmosfera di conflitto, di incomprensione profonda di due persone che dovrebbero essere dello stesso sangue. Un rapporto tormentato con la figura paterna, il “padre”, mai presente sulla scena, ma sempre incombente; non solo nell’arco della rappresentazione, ma anche nei cuori e nella mente dei figli, che tutto fanno e tutto provano per conquistarsi l’approvazione del genitore, anche solo un piccolo gesto di affetto o una parola gentile.Due protagonisti, EDgar ed EDmund, quest’ultimo illegittimo figlio, “bastardo”, mai al proprio posto e con una costante invidia nei confronti del fratello, il figlio legittimo, che riesce in ogni modo a soddisfare il padre-conte. Una gelosia che porterà EDmund a preparare la propria vendetta, la sua occasione per mettere in imbarazzo EDgar.Il gioco alla fine è questo, lo “scambiarsi di posto”, far diventare EDgar come EDmund; con la tragedia sempre pronta a manifestarsi e a colpire i due fratelli. Una famiglia.La terra, sempre presente sulla scena, diventa testimone dell’intera vicenda: dell’infanzia e dell’età adulta, dei giochi e dei litigi, del lavoro e del pensiero. Il luogo dove si consuma la tragedia dei due ED. Molto particolare e d’effetto.
Regia: Francesco Prudente
Con: Bruno Ricci e Angelo Rizzo