Lo spaesamento è la sensazione di disagio che unisce le due protagoniste (una giovane cubista e una mancata ballerina dell’Unione Sovietica emigrata in Italia). Un labirinto e un cubo. All’interno di quest’area spazio temporale ognuna ricerca la propria identità. Ciò che le lega, a parte la condizione di disagio da cui tentano di emergere, è la musica. Le note le fanno muovere tra presente e passato. Tra pianti, rimpianti e sorrisi, le due donne si scoprono legate strettamente al ruolo che la vita ha disegnato per ciascuna. L’impossibilità di cambiare, il malessere che ne deriva, le porta a rispecchiarsi l'una nell'altra. Un lavoro psicologico elaborato, onirico.
Scritto e diretto da Stefano Sgambati
Con Eleonora Gusmano, Vincenzo Meloccaro, Ania Rizzi Bogdan
Scenografia è di Adelaide Stazi
Oggetto scenografico di Giacomo Callari