La lente di ingrandimento dell'autrice evidenzia pensieri di personaggi femminili incompiuti. Dietro ogni figura di donna che potremmo pensare come pre-determinata, pre-costituita, si cela, invece, un aspetto che solitamente ignoriamo. Aldilà dell'involucro, del corpo, esiste un fluire di pensieri autonomi, slegati dal sentire comune. Una donna, che si tratti di una prostituta o di una casalinga, fuori dalle apparenze, è sempre un animo intriso di passione, dolcezza, speranza. Il ‘femminile’ è movimento continuo non standardizzabile. Lo spettacolo, tratto dai romanzi di Sara Vannelli (anche autrice dei testi dello spettacolo), vuole rappresentare proprio questo: vesti e sottovesti di figure femminili. “Se nasce femmina” è una raccolta di scene del quotidiano, di monologhi o dialoghi di natura prevalentemente riflessiva. La parte più dinamica è invece lasciata alle sequenze di danza dei due ballerini che intervallano uno sketch dall’altro. Consigliato a chi ancora non ha compreso quanto sfaccettate siano queste donne di oggi, che la sanno raccontare meglio di quanto la sappiano vivere.
Scritto da Sara Vannelli
Regia di Andreas Plithakis
Con: Greta Bellusci, Valeria De Luca, Sara Platania, Giancarlo Porcari