I cinque giovani attori presenti sulla scena sono anche registi e scrittori di una commedia dallo stampo ironico e surreale, in lingua inglese e con inserti in italiano. "The Chase" ripercorre la Storia, attraverso il racconto di una battagliera e ironica vecchietta, all'inizio della guerra fredda in Russia. Tutti gli attori mirano al coinvolgimento del pubblico, rivolgendo domande oppure cercando il contatto fisico. Il risultato è l'eliminazione di ogni barriera tra palco e realtà e l'immersione totale nel racconto, nonostante il 'gap' della lingua. Colpisce la brillante recitazione della briosa ed energica vecchietta, che non fa che criticare il figlio scienziato accusandolo di non aver il coraggio di agire, ma di perdersi in parole e discorsi in astratto tra neuroni ed elettroni. Uno scontro generazionale ancora oggi attuale, l'esperienza che sprona e cerca di indirizzare il talento dei più giovani, timorosi e disorientati in una società 'darwinianamente' spietata.
La dittatura e la follia della costruzione di una bomba atomica metteranno alla prova il giovane figlio, che per la prima volta compirà una fatidica e fondamentale 'scelta', perchè 'l'importante non è la correttezza della scelta. ma fare una scelta'. Metterà a disposizione il suo ingegno nelle mani di uno spietato dittatore o scapperà con l'elemento mancante per completare la bomba atomica?
L'ultima parte dello spettacolo tocca il paradosso e pone in ridicolo la figura del 'leader', mostrato nella sua piccolezza fisica e morale, suscitando un riso amaro nel pubblico. Da codardo a coraggioso eroe, lo scienziato russo ricorda nel finale il Dedalo della mitologia greca, che dopo aver inventato il labirinto per il re Minosse dovette assistere al triste volo del figlio Icaro. Il ritmo veloce della narrazione e delle battute comiche catapulta lo spettatore nel triste epilogo, in cui si ribalta la storia di Dedalo e si esalta il triste sacrificio del singolo in difesa dell'umanità, confermando ancora l'importanza di una scelta.
La costruzione di un paio di ali per uscire da una situazione di pericolo sembra dunque essere il monito finale dello spettacolo: la libertà.
L'ostacolo della lingua viene assolutamente superato mediante la bravura mimica degli attori e la recitazione scandita da pause e da musiche ben calibrate, grazie anche alle poche ma incisive parole in italiano. Spettacolo ironico, immediato e scorrevole.
Con: Cristina Arena, Joe Carter, Naomi Cambell, Julie Nesher, Stefanie Withers