Due donne. Stesse origini (sicule), stesso viaggio. Eppure, così diverse nel descrivere la loro terra di appartenenza, così distanti nel percepirne i valori. Almeno apparentemente. “Troppo amara sta terra duci: commedia noir” racconta, in chiave ironica, il conflitto dicotomico che esiste nell’amare e, allo stesso tempo, odiare la propria terra di appartenenza. Un conflitto che per le due protagoniste, Mariagrazia e Isabella, diviene esistenziale. Le due donne si incontrano sul pullman Roma/Sicilia e cominciano a conversare. Mariagrazia, così fortemente legata alla Sicilia, ne esprime con veemenza tutto l’amore possibile, mentre Isabella la sua (apparente) insofferenza. Ma un viaggio, si sa, seppur breve comporta sempre un’evoluzione, un cambiamento. Che, in questo caso, è dettato dal confronto dialettico tra le due protagoniste e dagli eventi che si susseguono durante il loro percorso. Katia Vitale, autrice e regista dello spettacolo, e Chiara Galano portano in scena una commedia tutta giocata sul dualismo amore/odio verso i caratteri della cosiddetta “sicilianità”, indagati attraverso il confronto verbale tra le due attrici. E la Sicilia, isola “duci” e “amara”, terra vulnerabile e contraddittoria, diventa l’emblema di tale paradosso. Un’idea interessante, anche se a tratti banalizzata dall’inconsistenza dei dialoghi e da una comicità intermittente.
Di Katia Vitale. Regia di Katia Vitale. Con: Katia Vitale, Chiara Galano