Una ragazza decide di rinchiudersi in una stanza per dieci giorni, rimanendo collegata al resto del mondo soltanto attraverso lo schermo del computer. E subito si sdoppia e si confronta con un proprio ‘alter ego’, al fine di raccontarci una sorta di ‘Decameron’ ai tempi dei social network. Gli episodi si susseguono graziosamente, secondo una visione romantica e divertente dell’amore trecentesco - quello degli ‘spiritelli’ – puntualmente riportati momento per momento sulla bacheca di un’originale versione medievale di Facebook, che diverte moltissimo il pubblico: i ‘mi piace’ diventano dei ‘M’aggrada’. E i ‘selfies’ sono delle miniature pittoriche in cui, con linguaggio alla Cielo D’Alcamo, le due protagoniste sul palco descrivono didascalicamente le loro giornate di svago 'allo lago'. La morale delle storie ‘boccacesche’ raccontate sul monitor si chiudono con spiritose sintesi finali ‘twittate’ ai posteri da Giovanni Boccaccio in persona, ovvero 'Lo poeta'. Gradevole, carino, ricco di ‘spunti’ interessanti. Niente male.
#DeCamera - come i social network ci hanno (s)cambiato la vita
Palco B - 7 giugno h. 20,30 - 8 giugno h. 22,00 - 9 giugno h. 23,30
Una donna decide di chiudersi per 10 giorni nella sua stanza. Uno spazio dove resta viva solo la luce dello schermo del computer. Inizia così una reclusione volontaria dove la stanza si trasforma presto in un luogo affollato, abitato dalle storie di tutti quelli che, in connessione virtuale, si raccontano a uno schermo. Il pubblico ha la possibilità di sbirciare dalla toppa della serratura di un mondo fantastico dove tutto è concesso. Le videoproiezioni rendono la narrazione performance di corpi in scena, dove musica e luce si mischiano tra loro illudendo lo spettatore. Una, mille, centomila identità. Ma un solo corpo. Chi è destinato a vincere? Io o l’altro?
Regia e ideazione drammaturgica: Igor Loddo
Interpreti: Alessia Candido e Chiara Cosentino
Drammaturgia: Francesco Annarumma
Organizzazione generale: Francesca Audisio - Compagnia Io non parlo sono parlato
GENERE: prosa performance