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23 Novembre 2024

Rosadilicata

di Ilaria Cordì
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Rosadilicata

Pienamente inserito nel genere teatro-musica civile, troviamo lo spettacolo ‘Rosadilicata’, in cui si racconta la storia di Rosa Balistreri, cantante e cantastorie siciliana nata appunto a Licata nel 1927 - località in cui sbarcarono gli alleati nel 1943 - e morta a Palermo nel 1990. A 25 anni dalla sua morte, Rosa viene interpretata sul palco da Chiara Casarico, regista, autrice, attrice, pedagoga teatrale e direttrice artistica della Compagnia ‘Il NaufragarMèdolce’, accompagnata dai suoni del polistrumentista Roberto Mazzoli. Il monologo, alternato a pezzi cantati, dipinge una Sicilia post fascista bagnata dalle lacrime a causa della mafia e della baronia, socialmente soffocata da una mentalità all’insegna di divieti retrogradi: quelli di una generazione vecchia e prevaricatrice. Lontana dal continente, Rosa, che a 16/17 anni non poté godersi l’adolescenza, era alla ricerca di un amore vero, differente da quello imposto dai genitori a cui era destinata e che si rivelerà infelice. Restìa ad assuefarsi all’idea di un’esistenza triste, troppo simile a quella della madre, nonché succube di un marito tirannico, Rosa voleva trovare il vero amore, immaginato in Angelino, un suo lontano cugino. Ma il sogno viene infranto da quel destino nefasto e fatalista, che si concretizza in un matrimonio accordato dalle rispettive famiglie con un uomo di 20 anni più grande di lei. Le ambizioni di una ragazza ancora bambina si dissolvono in una violenza casalinga, sia fisica, sia sessuale, da parte di un marito-padrone. Rosa si sentiva stretta in quella realtà in cui viveva. E per lei era impossibile, in quella visione, cercare la sua strada. Un destino che tarderà ad avverarsi a causa del vecchio marito, che per due volte l’ha messa incinta e per due volte, con botte e soprusi, le ha fatto perdere il bambino. Lo spettacolo dipinge a grosse pennellate un affresco simile a quello dei Tomasi di Lampedusa e dei Verga, il ‘verismo’ di una Sicilia arretrata, chiusa nei suoi tabù, isolata dalla realtà. Grazie alla sua notevole interpretazione, la Casarico riesce a comunicare al suo pubblico l’urlo di denuncia di una storia reale, di una terra maledetta e sterile, che spesso non dà neanche di che vivere, che non conosce giustizia e non fornisce umana speranza. Suggestivo il gioco di parole che il titolo regala allo spettatore, ‘Rosadilicata’, nel riportare l’idea del nome della protagonista e del suo luogo di nascita, rivelando la crasi della locuzione ‘Rosa delicata’, anche se la protagonista non si reputava tale, ma riteneva più corretta quella di Rosa ‘amara’. Amara è stata sicuramente la sua vita da povera analfabeta a lungo trascorsa in un paesino arretrato, nel quale lei sognava la libertà. Un sogno che si realizzerà solo quando, con coraggio e ardore, fuggirà da quel mondo per arrivare a Firenze, dove incontrerà il vero amore della sua vita e la sua arte e il suo canto diverranno motivo di fama e popolarità. Una storia vera, commovente, a tratti ironica, tutta italiana. Un'interpretazione passionale e sentita. Le musiche sullo sfondo sono il corollario proprio di quella sensibilità ‘amara’ che ben descrive l’effettivo contesto dell’intera rappresentazione.


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Rosadilicata
Palco B - 2 giugno h. 20,30 - 4 giugno h. 23,30 - 5 giugno h. 22,00

Lo spettacolo racconta la storia della cantante Rosa Balistreri (1927 -1990), in una serie di quadri in cui all’azione scenica si uniscono la voce e la chitarra dell’attrice, siciliana di nascita, e i suoni del polistrumentista Roberto Mazzoli.
La vita della Balistreri – a 25 anni dalla morte – diventa così esempio di emancipazione, lotta per la sopravvivenza, per l’autodeterminazione,  per la conquista di diritti e dignità, attraverso lo strumento privilegiato del canto: un corpo/voce che si oppone alla violenza, dove questa è espressione tanto di una cultura dominante, quanto di comportamenti individuali a lungo tollerati e protetti.

Testo: Chiara Casarico - Regia Emilia Martinelli - Interprete: Chiara Casarico
Musica dal vivo: Roberto Mazzoli  - Allestimento scenografico Tania Cipolla
Disegno luci: David Barittoni - Compagnia il NaufragarMèdolce - Associazione culturale il NaufragarMèdolce
GENERE: teatro-musica civile


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale