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Ci sono personaggi che sanno 'rubarti il cuore'. A volte è merito di un buon testo, altre (più raramente) della capacità interpretativa dell'attore. La 'Laura' descritta e portata in scena da Francesca Romana Miceli Picardi è uno di questi personaggi. L'autrice-attrice ha portato al Fringe la 'magia' delle grandi recitazioni con una storia ben costruita che riflette le ipocrisie di una società basata sull'avere piuttosto che sull'essere. Nel suo ruolo di senza tetto, squinternata 'barbona', per scelta e per necessità (quella di non farsi 'annullare' da una vita preordinata e definita dalle convenzioni sociali) Laura ci ricorda un po' la dolcissima 'Gelsomina' intrepretata dalla meravigliosa Giulietta Masina. Ma la storia che 'Scompaio' ci racconta ha anche un secondo volto, interpretato da una bravissima Manola Rotunno. Un donna, che sulle convenzioni sociali ha costruito tutta la sua esistenza. La storia dell'una e dell'altra si svolgono parallelamente, si incrociano, si scontrano e si riappacificano. In un gioco registico perfetto, ciò che appare giusto e sensato si rivela in tutto il suo reale squallore e ciò che appare follia e squilibrio è il frutto di un vero atto di coraggio e di conquista di libertà. Due ottime interpretazioni. Intenso, lucido, commovente.
Scompaio Palco A - 31 maggio h. 20,30 - 1 giugno h. 23,30 - 2 giugno h. 22,00
Laura è alla stazione che non aspetta nessun treno. O per strada, senza fretta di andare in nessun posto. Se la vedi le resti lontano, volti lo sguardo e la dimentichi velocemente. Il resto del tempo è o resta invisibile. Eppure ha un nome, una storia e molti ricordi come ognuno di noi. Ma c’è qualcuno che si ricorda di lei? Beatrice invece non la incontri per strada con molta facilità, ma se succede non puoi non voltarti e notare la sua classe. Ha scelto di non vivere di ricordi. Il suo tempo è un calendario invisibile che profuma di cipria e si veste di perle. Ma a volte, lei, il tempo lo ferma. Quasi scompare. Mentre Laura canta. Sembra impossibile che queste due donne possano toccarsi, ma potrebbero essersi sfiorate. Cosa possono avere in comune una barbona e una ricca borghese? Due mondi a confronto, due realtà talmente vere da sembrare irreali. .