Il testo di Lello Gurrado rientra pienamente nel genere del teatro civile, un filone che si sviluppa dal teatro di narrazione e pone all'attenzione tematiche di attualità politica e sociale. Un'opera teatrale scritta in occasione del centenario dell'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, della quale esprime il senso di una tragedia illogica e incoerente, perché "la guerra non ha vincitori". Il dialogo immaginario tra la mamma e il figlio morto è un dualismo di temi ed episodi che raccontano la brutalità della guerra, tra vita e identità, eroismo e meschinità. I due personaggi sono simboli e strumenti che servono all'autore per raccontare gli effetti di un conflitto spaventoso, narrato attraverso la voce della compassione della madre e vista tramite lo sguardo irredente e disilluso del figlio morto sul campo di guerra. La fierezza e la dignità della donna di Gradisca di Isonzo, chiamata a scegliere la salma del Milite ignoto, rappresenta lo straziante dolore di una nazione, 'Mamma Italia', che piange e rende omaggio ai suoi tanti figli, morti in suo nome. In una guerra di posizione, di trincea, dove si può "uccidersi senza conoscersi" è ben costruita la rievocazione di personaggi storici quali lo scrittore Emilio Lussu e il patriota Enrico Toti. La forza dell'interpretazione di tali personaggi permette allo spettatore di partecipare alle percezioni e alle paure di chi ha passato gli ultimi giorni della sua vita imprigionato sotto terra come un topo. Gli interpreti non si limitano a presentarci la storia nuda e cruda della prima guerra tecnologica e industriale, ma rendono evidenti le false promesse di riscatto di una politica affabulatrice e vigliacca. Intenso e struggente.
Come d’autunno
Palco A - 3 giugno h. 23,30 - 4 giugno h. 20,30 - 5 giugno h. 22,00
La storia prende spunto da un episodio storico: la scelta del Milite ignoto. Una donna di Gradisca di Isonzo, che aveva perso un figlio in guerra, venne chiamata a scegliere tra undici salme quella destinata a rappresentare il Milite ignoto. Lo spettacolo si basa su un dialogo immaginario tra questa donna e il figlio, attraverso il quale emergono particolari e aneddoti che mostrano la guerra in tutta la sua crudeltà. Dal racconto del figlio prendono vita altri personaggi, realmente esistititi, come lo scrittore Emilio Lussu e il patriota Enrico Toti. Il testo è scritto da Lello Gurrado, autore di numerosi romanzi.
Regia della compagnia - Interpreti: Elena Scalet, Gianluca Follo, Francesco Modugno, Alberto Zambelli
Compagnia Iloveyousubito - Associazione Culturale Qubo
GENERE: teatro civile