Abbiamo assistito a uno spettacolo sconvolgente per la coscienza di oggi, del quotidiano di questo secolo che se ne 'frega' della salute e della salvaguardia di questa. Si pensa alle vaccinazioni obbligatorie ma non si pensa al primo contatto sessuale che potrebbe segnare l’esistenza irrimediabilmente. Stiamo parlando della sieropositività, poiché è questa la tematica di 'Audizione', lo spettacolo teatrale presentato al Roma Fringe Festival, a Villa Mercede, dalla compagnia 'Le Ore Piccole'. In 'Audizioni' si respira ed è tangibile la disperazione per sopravvivere, in una società che non ti offre alcun lavoro se non quello dell’escort, checché ne dicano i ministri che le assunzioni dei giovani sono in ripresa.
Il colloquio di lavoro condotto da un manager 'rasta', deve evidenziare e far risaltare la cattiveria dell’essere che si propone al 'lavoro'. Il sieropositivo non deve assolutamente avere coscienza, ma contaminare gli altri come sfogo represso di una società che non l’ha salvaguardato. La paura non deve avere il sopravvento, non vince il più forte ma il più cattivo, poiché la società lo ha tradito. Il nemico è nell’altro e in se stessi, nelle maschere di silenzio, nell’esperienza altrui. È una lotta tra cattivi per assicurarsi il posto più degradante al mondo, a tempo determinato ovviamente, poiché è la malattia che evita all’Inps di pagare le pensioni. Dimenticare, rimuovere dalla propria coscienza che si è malati e untori di una società ormai alla deriva. Uno spettacolo che fa riflettere, ma al contempo distrugge. Da vedere.
Audizione
Le Ore Piccole, di Chiara Arrigoni, regia di Francesco Toto - Dramma
In uno scantinato si sta svolgendo un’audizione per un incarico di una sola sera pagato 100.000 euro. Il requisito fondamentale dei partecipanti è uno: essere sieropositivi.
IN SCENA: Palco B: 19.30 domenica 3 settembre, Palco A: 21.00 + Palco B: 22.30 lunedì 4 settembre
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