Una storia familiare al femminile che ci accompagna per tre generazioni: nonna, figlia e nipote (Rosina, Margherita e Giulia). Un monologo 'agrodolce' che Alessandra Cappuccini porta in scena con un eclettismo efficace. Un excursus in cui il 'fil rouge' è l’amore che ci racconta anche frammenti della 'nostra' storia dalla guerra a oggi, passando per il '68. Pochi i colori contestualizzati come il bianco, simbolo di purezza, e l’arancione, i quali si uniscono agli elementi di scena di cui la Cappuccini si avvale: una cariola, dei libri, un bastone, dei lenzuoli e una chitarra con la quale Giulia, l'ultima voce narrante del testo, diventa 'attrice-cantastorie' in cerca di un suo ruolo in un mondo in cui le capacità personali e aspirazioni difficilmente si allineano. Unico riscatto: l'amore, nel quale ci si riconosce e si viene riconosciuti e dal quale scaturisce l'energia vitale che delimita i contraccolpi della vita. Delicato e spensierato, con sottotesto interessante.
Generazioni
Circomare teatro (Orte, VT)
di Alessandra Cappuccini
regia di Mario Umberto Carosi - Monologo generazionale
La vita di tre donne: nonna, madre e figlia. Tre società messe a confronto, ognuna con la propria morale, con le proprie regole non scritte a cui queste donne si ribellano.
IN SCENA: Palco C: 21.00 mercoledì 30 agosto, Palco B: 21.00 giovedì 31 agosto, Palco C: 21.00 venerdì 1 settembre
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