Uno spettacolo in maschera ancora incompleto, ma promettente, che fa della mimica e delle situazioni paradossali il proprio punto di forza
Presentare uno spettacolo ancora in fase di lavorazione è sempre un rischio: il fattore incompiutezza può lasciare lo spettatore sbigottito, come se a tre quarti di visione di un film, questo si interrompesse bruscamente a causa di un black-out. Purtroppo, l’effetto che ha provocato ‘Goose’ negli spettatori del Roma Fringe Festival è stato esattamente questo. La compagnia svizzera ‘Cavalcade En Scène Neuchatel’ ha deciso di usare la cornice di Villa Mercede per mostrare le prime fasi di questo loro lavoro, che debutterà ufficialmente a marzo dell’anno prossimo a Milano. Quel che si è visto, due scene complete e tre intermezzi, sembra comunque promettente. Nascoste da delle maschere caricaturali, le ragazze alternano sul palco delle figure che rappresentano il viaggio dell’essere umano dalla nascita alla morte, passando per le fasi fondamentali della presa di coscienza di sé e della vecchiaia. Come già accennato, le scene al momento sono solamente due: l’infanzia, dove un bambino scopre la differenza tra fantasia e realtà e la vecchiaia. Trattandosi di uno spettacolo in maschera, è da evidenziare l’interpretazione delle tre attrici, Marialice Tagliavini, Elise Perrin, Ladislaja Pietrangeli, che giocano tutte le loro carte nei movimenti caricaturali, quasi come se si ci si trovasse a leggere un fumetto sulla falsa linea dei ‘Peanuts’. Uno spunto interessante, che sicuramente sarà approfondito nella versione completa dello spettacolo. Le sole voci che si sentono risultano ‘esterne’, come un’annuncio in sala o una telefonata, risultando sempre molto fredde, portatrici di messaggi arzigogolati e apparentemente inconcludenti. Una velata critica alla società moderna e all’eccessiva burocratizzazione? Difficile dare una risposta certa. Ciò che è certo è che ‘Goose’ potrebbe rivelarsi, da quanto mostrato, uno spettacolo molto efficace.
Quando c’è un dio burlone che gioca a dadi con l’universo, l’uomo gioca a dadi con la propria esistenza. Miseria o miracolo? Un ‘sali-scendi’ tra perdita e conquista che fa ironicamente riferimento al famoso gioco dell’oca. Troveremo quelli che potrebbero essere i vostri vicini di casa intrappolati in alcune delle caselle più importanti del gioco: una gimkana tra piccole esitazioni e dubbi quotidiani in cui saremo guidati da Mr Kraft, presentatore senza parola.
Goose: uno sguardo assurdo e a tratti toccante sull’umano inquieto vivere, presentato in versione ridotta e adatto a un pubblico di tutte le età.
IN SCENA: Palco C: 21.00 mercoledì 13 settembre, Palco B: 21.00 giovedì 14 settembre, Palco C: 21.00 venerdì 15 settembre.