Una storia toccante quella che porta sul palco del Roma Fringe Festival il Teatro delle Temperie di Bologna, attraverso l’attore Andrea Lupo. La sua è una prova di recitazione notevole, che evidenzia da subito il talento interpretativo nel monologo ‘Il circo capovolto’, liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani. Si intrecciano due realtà parallele, due generazioni di rom: quella di Branko Hrabal e del nonno Nap’apò. Branko è in fuga dall’Ungheria e si rifugia in un campo rom in Italia. Con sé ha dieci scatoloni, con all’interno quello che rimane del circo ereditato dal nonno. La generazione di Nap’apò è stata costretta a interrompere la propria attività, durante il periodo della dominazione nazista: tutti gli artisti furono rinchiusi in un campo di concentramento e sterminati. Branko si ritrova a ripercorrere le tappe esistenziali della famiglia in una immersione di ricordi spesso drammatici, non facili da raccontare. Quando arriva nel campo è buio e fa freddo e attorno a sé vede soltanto occhi, poi fango, muri e immondizia. Gli occhi sono quelli dei bambini curiosi di capire chi è quell’uomo arrivato da lontano. Vogliono sapere del circo racchiuso negli scatoloni. Branko apre la mente ed il suo cuore e i piccoli vengono travolti da una luce di ‘incantamento’, non smettono mai di chiedere e ascoltano le vicissitudini della famiglia del nomade. Origini, appartenenza, sangue, sono gli elementi cardine di una favola civile che si sviluppa in sequenze di memoria, una memoria faticosa e delicata, fatta di guerra, fughe, tradimenti, vendette, ma anche gioia e speranza per il futuro. Lupo riesce da unico attore in scena a reggere l’intera struttura dello spettacolo portando lo spettatore a vedere perfettamente le immagini di periodi storici diversi, mantenendo un equilibrio narrativo. Il fascino del circo viene descritto con le sue luci ed i suoi colori, ma anche con le ombre e le sagome oscurate della seconda guerra mondiale. Saranno proprio i bambini del campo, nascosti nelle cantine di un vecchio palazzo abbandonato, a ridare vita a quel circo che Branko ha tanto amato e difeso: un riscatto per la felicità. Un vortice di emozioni si espande fino a raggiungere la sensibilità di chi osserva. Intenso.
Il circo capovolto
di e con Andrea Lupo
diretto da Andrea Paolucci
musiche originali David Sarnelli
elementi di scena Laura Soprani
disegno luci Antonio Bianco
una produzione Teatro delle Temperie
in collaborazione con Teatro dell'Argine
IN SCENA: domenica 3 settembre ore 21.00 Palco A, lunedì 4 settembre ore 19.30 Palco B, martedì 5 settembre ore 21.00 Palco A
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