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17 Maggio 2024

Waiting for Macbèth

di Carla De Leo
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Waiting for Macbèth

La ‘mente’ del complotto ‘shakespeariano’ per eccellenza dice la sua, ponendo in luce una fragilità femminile storicamente poco compresa, anche nella letteratura più ‘alta’

Lady Macbèth, come sappiamo, è la mandante morale dell’omicidio di Re Duncan di Scozia. E’ lei che muove le fila di tutto il complotto ‘shakespeariano’ per eccellenza, ideato per fare in modo che Macbèth, il suo uomo, diventi il nuovo sovrano dell’antica Caledonia. Ma la signora è anche una donna molto sola, poiché l’ambizione personale, soprattutto in politica, genera guasti atroci e conseguenze imprevedibili. Come, per esempio, l’isolamento. Ecco perché la lady Macbèth presentata da Mariagrazia Torbidoni al Roma Fringe Festival 2019 è vestita come una delle tante ‘donnine’ di casa del ‘sogno americano’ degli anni ’50: lei vorrebbe una vita diversa, ma tutto ciò che ha fatto - e che non può essere disfatto – è di essersi messa in una condizione di attesa perenne. E aspettando il ritorno di Macbèth, comincia a tirar fuori le sue ragioni, a cominciare da un giudizio su Re Duncan assolutamente lapidario e inappellabile. Dunque, la questione viene spostata dall’ambizione alla fragilità femminile: ovvero, ciò che si deve saper perdonare a una donna che ha amato profondamente. Lady Macbèth, oltre ad attendere il proprio consorte, è lì in attesa che arrivi la felicità tanto agognata. Invece, l’aspirante regina rimane prigioniera di un senso di vuoto – un vecchio giornale che dà sempre le stesse notizie, un telefono che non squilla mai – che rappresenta il principale indizio del suo fallimento. Una lady Macbèth originale e, a tratti, dissacrante, che rivela un’intelligenza ‘registica’ delle donne non sempre compresa, nemmeno nella letteratura più ‘alta’. La Torbidoni, durante la prima serata, non sempre era riuscita a comunicare al pubblico tali idee. Ma nella seconda prova, questo monologo è letteralmente decollato, ridandoci indietro l’attrice che ricordavamo e allontanandoci, altresì, dal sospetto di un’involuzione, o di un momento di distrazione personale. Interessante.


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NELLA FOTO: MARIAGRAZIA TORBIDONI


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