Una nuova guida per trekker urbani, alla scoperta di percorsi originali nel verde: una ricerca alla scoperta di una capitale allegra e gentile, da difendere e valorizzare nei suoi luoghi 'minori', ma ricchi di memoria
Dopo il successo di ‘Roma, guida insolita per esploratori urbani’, il versatile Carlo Coronati ha lavorato a un nuovo volume ricco di percorsi originali nel verde, che ricopre un'area ancora più vasta, alla scoperta su due piedi della 'città eterna', intitolato: ’Il grande anello verde di Roma a piedi’ (Il Lupo Edizioni). Un lavoro che gode della prefazione di Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, già disponibile ora in libreria e sulle principali piattaforme digitali per le Edizioni il Lupo: un manuale pratico di trekking urbano, che regala l'idea di un giro nella natura in 115 chilometri divisi in 7 tappe. Un’opera arrricchita da mappe dettagliate e consigli per i trekker meno esperti, rivolto ai camminatori ‘speciali’: quelli che vogliono sentirsi soli o dolcemente accompagnati, lontani dalla folla. Sono presenti anche indicazioni sul grado di percorribilità ciclabile per gli appassionati delle due ruote. Numerose le tappe e i punti di partenza di questo grande anello in 7 giorni, come fosse un 'cammino di scoperta'. Luoghi da scegliere personalizzando il proprio orientamento, seguendo un cerchio non geometricamente perfetto, ma suggestivo nel territorio, che si svela agli occhi e sotto le suole. Tra le aree prescelte: il Parco del Pineto; la Riserva naturale di Monte Mario; Ponte Milvio; il Parco dell’Aniene; Ponte Mammolo; Villa Gordiani; Porta Furba; la Caffarella; l'Appia Antica; la Cecchignola; l'Eur; le sponde del Tevere; Ostiense Piramide; Testaccio; Trastevere; e, per finire, Villa Sciarra e Villa Pamphilj. Una ricerca alla scoperta di una città allegra e gentile, da difendere e valorizzare nei suoi luoghi 'minori', ma ricchi di memoria. Un inno 'all’altra bellezza' di un mondo verde e periferico, che si fa riscoprire con lentezza e curiosità, col gusto delle deviazioni e quel tanto di avventura che sanno regalare i parchi e le riserve naturali della capitale più verde d’Europa. "Il Grande anello verde a piedi di Roma all’interno del raccordo anulare”, commenta l'autore, “non ha bisogno di certificazioni e autorizzazioni: è espressione genuina della voglia di girovagare, come fanno e sanno i 'flâneur' francesi intrufolandosi fra borghetti, angoli di città remota e antica, aree verdi insospettabili che sono lo specchio dei tempi, della sua ruralità ancora attuale e della sua crescita. Ho voluto documentare, attraverso i molteplici percorsi che ho sperimentato in prima linea”, prosegue Carlo Coronati, “una città che non sa di abbandono ma è curata e abbellita da cittadini, associazioni e volontari che le vogliono bene salvaguardando tutti quei luoghi dove la massa dei turisti non va. Qui, la 'street art' ormai trionfa, regala scenari inaspettati e sempre nuovi, palcoscenici di un film in continuo divenire".
Tra i tani suoi meriti, questo libro fa riscoprire sicuramente il bisogno e la voglia di camminare, che significa non solo svolgere un moto salutare, ma anche e soprattutto incontrare, parlare, curiosare, non dare nulla per scontato e conosciuto, scoprire, sorprendersi, arricchirsi, emozionarsi: "Camminare in una grande metropoli”, conclude Coronati, “vuol dire anche vigilare: una vigilanza attiva, sentirsi una sorta di 'sentinella del territorio', capace di capire le tante realtà che s’incontrano, ma anche imbattersi, a volte, nel disagio e nella precarietà della vita. Capire queste realtà e non voltarsi per non vedere, apre a una conoscenza dinamica, per non chiudersi in stereotipate visioni di 'decoro'. Un movimento che aiuta anche a comprendere che il cuore di una città pulsa di differenze sociali, dialettiche, di immagini da ricomporre come un puzzle in eterno disordine. Una città come un giocattolo da smontare e rimontare, per capire com’è fatta e come funziona".