Intervista all'ingegner Domenico Ricciardi, presidente della Mare Nostrum Romae, sulla prossima apertura dell'acquario situato sotto il lago nel quartiere E.U.R. a Roma: una struttura avveniristica che, nonostante i ritardi nei lavori dovuti alla crisi internazionale, sembra finalmente pronta ad accogliere i turisti della capitale, offrendo loro il Mediterraneo in ogni suo aspetto
Il quartiere romano E.U.R., nato con l'intenzione di essere una testimonianza dell'eccellenza fascista nel 1940, è comunemente considerato uno dei luoghi simbolo della Roma del 'boom' economico, dell'imprenditoria e della cultura. Negli ultimi anni invece questa favola è stata intaccata da una lunga serie di disservizi e operazioni architettoniche di gusto discutibile ed economicamente proibitive. Eppure c'è chi ancora punta sul rilancio del quartiere e sulla sua spendibilità in termini turistici: la Mare Nostrum Romae è infatti impegnata nella realizzazione dell'Acquario di Roma, un'immensa struttura ricavata sotto il Lago dell'E.U.R., antistante il PalaLottomatica. Un progetto ambizioso, interamente finanziato dai privati, che porterà enormi vantaggi in termini di occupazione e turismo, ma non solo. Nonostante una serie di ritardi che ne hanno posticipato l'apertura, finalmente l'opera sembra prossima ad essere ultimata, e noi abbiamo colto l'occasione per parlarne con l'Ingegner Domenico Ricciardi, che della Mare Nostrum Romae è presidente:
Ingegner Domenico Ricciardi, si è parlato molto e facendo spesso molta confusione in merito all'Acquario di Roma e le sue funzioni. Può spiegarci nel dettaglio che tipo di struttura sarà e quali saranno le sue funzioni?
"L'acquario di Roma sarà una struttura ad impatto ambientale zero in quanto costruita sottoterra. Una vera e propria cittadella situata sotto il Teatro Verde del Lago. Questo luogo avrà molte funzioni. Non solo la tradizionale finalità di un acquario e cioè far conoscere il mondo marino agli avventori ma grazie a delle convenzioni con la Guardia Costiera, la Marina Militare e con la Lega Navale la struttura fungerà anche da luogo di recupero per i pesci insabbiati, che qui potranno essere curati e reinseriti nel loro ambiente. Gli inglesi del gruppo Merlin, che hanno in gestione più di cinquanta acquari in tutto il mondo, porteranno in questa struttura pesci nati in cattività provenienti dai loro allevamenti. Una parte dell'acquario, che stiamo organizzando con gli enti di ricerca come CNR, l'ENEA, con la Marina Militare e con lo stesso Museo Pigorini qui all'Eur, sarà costituito da enormi vasche, parliamo di oltre 2000 mq di superficie per un'altezza di poco meno di 5 m, attraversate da dei tunnel acrilici che formeranno un percorso sotterraneo dove sarà riprodotto il fondo del Mediterraneo grazie alle più moderne tecnologie e alla robotica. La ricostruzione del fondo marino sarà perfetta e permetterà ai visitatori di aumentare la propria consapevolezza su quello che è il nostro mare. Tutta la vita dei fondali del Mediterraneo, dalle riserve naturali protette al lavoro dell'uomo e i mezzi usati per interagire con i fondali, sarà riprodotta grazie all'utilizzo delle migliori e più avanzate tecnologie".
Una 'missione', quella dell'acquario, prevalentemente pedagogica.
"Non solo. L'acquario servirà anche a restituire a Roma il ruolo di capitale culturale del mediterraneo, con tutti i benefici che ne conseguono, sia in termini di turismo e quindi di aumento delle entrate per la città ma anche di vantaggi legati alla ricerca scientifica, consentendo all'Italia finalmente di rientrare in possesso dei fondi della Comunità Europea attraverso il programma Orizzonte 2020: stiamo parlando di soldi per la ricerca che l'Italia paga all'Europa, ma che non è in grado di far tornare nel nostro territorio e che quindi vengono spartiti tra tutti gli altri stati membri. Cioè l'Italia finanzia la ricerca negli altri paesi e non la propria. Noi abbiamo concordato con tutte le società con noi convenzionate l'utilizzo delle vasche come una sorta di 'vetrina' per il loro lavoro, mettendo finalmente in risalto le nostre eccellenze: pensiamo ad esempio ai ragazzi dell'I.T.I.S. Galilei di Roma, un'eccellenza tutta italiana nel campo della robotica, che avranno il loro spazio nelle nostre vasche. A questo si deve anche aggiungere che tutte le Università di Roma sono rappresentate nel nostro Comitato, insieme alla convenzione con l'Università del Mediterraneo, una ONLUS di grande valore fondata dal presidente Rizzi. Pedagogia unita anche all'intrattenimento, perché l'esperienza che forniremo sarà a 360? in termini di servizi offerti ai visitatori, dal merchandising alla ristorazione e quant'altro. Non si verrà soltanto per vedere qualche pesce colorato in una vasca, ma per vivere un'esperienza completa che aumenterà la conoscenza e la consapevolezza del Mediterraneo che è la culla della nostra civiltà e che, purtroppo, non è conosciuto da tutti".
Il progetto iniziale prevedeva l'apertura della struttura nel 2011, salvo poi essere rimandata più volte. Cosa ha causato questi ritardi?
"Per rispondere alla domanda è necessario fare una precisazione: i soldi per questo progetto sono privati, con la crisi si sono fermate le banche e ci siamo fermati anche noi di conseguenza. Vero, siamo in ritardo, ma la colpa di questo ritardo non è sicuramente imputabile a chi sta lavorando a questo progetto, quanto piuttosto alla crisi finanziaria internazionale. Non c'è neanche un solo euro di denaro pubblico in tutto quello che stiamo facendo, ma solo tanto coraggio da parte degli investitori. A questo poi si deve aggiungere che in Italia le regole cambiano ogni cinque minuti, dalle norme antisismiche a quelle per l'inquinamento, ed è ovvio che tutti questi cambiamenti, per quanto giustificati ed importantissimi, portano a dover quasi ripartire da zero con i progetti e interrompere l'opera. Poi una volta interrotto, non parliamo di quanto tempo ci vuole perché l'intera macchina si rimetta in moto, tra soprintendenze e burocrazia di varie. Noi per avere un'autorizzazione a procede con i lavori ci abbiamo messo dieci anni, non credo che in nessuna parte del mondo ci voglia così tanto tempo. Eppure di imprenditori che potrebbero fare del bene a questa città ce ne sono tanti ma non vengono aiutati e in alcuni casi ostacolati, pensiamo a Della Valle con il Colosseo e alle storie che anche in quel caso sono state fatte".
A che punto sono adesso i lavori?
"Il rustico è completo, gli esterni tra un mese saranno completi e sotto stiamo facendo gli arredi e i test delle luci. Diciamo che, poco prima di Natale, dovremmo aver finito i lavori. Logicamente poi ci sono degli adempimenti burocratici e tecnici da espletare. Adesso sono emersi dei problemi relativi alle culle degli animali, perch?on gli animali non si possono fare le cose di corsa. Gli inglesi della Merlin hanno fatto un comunicato che parla di un'apertura prevista per la primavera del 2016".
Lei ha recentemente scritto un post sulla pagina Facebook del blog "Roma fa Schifo" in risposta all'accusa di un'utente del blog sul presunto abbandono dell'area del cantiere. Lei pensa che una critica posta in questi termini possa essere veramente utile alla città?
"Fare proposte più che proteste. La critica fa sempre bene, ma questa critica non viene letta solo da chi la deve leggere. Se qualcuno mi critica io ne approfitto per ricontrollare il mio lavoro e se ci sono degli errori si provvede a correggerli. Questa è la critica positiva. Molte volte invece la critica è costante e continua, solo critica senza proposte o suggerimenti. Quando questa viene vista all'estero, non è positiva, non è utile. Noi italiani da alcuni anni ci stiamo abituando a questo: ci autoflagelliamo, parliamo e pubblicizziamo solo il peggio che abbiamo senza renderci conto delle cose belle che invece potremmo mostrare al mondo. L'immagine che proiettiamo all'esterno è che tutti sono camorristi, tutti mafiosi, ma non è così. Non si parla mai delle persone con senso civico, dei coraggiosi che in questo paese sono tanti. Ripeto, ci stiamo flagellando da soli, e all'estero ridono di noi per questo. Poi dicono che nessuno investe nel nostro paese, e vorrei ben vedere. Io per fortuna ho chi è venuto per investire, gli inglesi del gruppo Merlin, unico caso a Roma in cui gli stranieri sono venuti per investire e creare occupazione, ma mica lo so fino a quanto rimarranno (ride)".
Il tutto in una zona come quella del lago dell'Eur che è stata in tempi recenti oggetto di aspre critiche.
"Il Lago dell'E.U.R. è diventato il luogo della prostituzione, luogo sporco e infetto abitato dai topi, dove agiscono mafia e camorra, del malaffare in generale. Non è vero. Ci sono tanti che credono e stanno investendo per valorizzare questa zona. Non solo noi, ma anche la Regione Lazio, gli assessorati del comune, il Municipio che stanno puntando sul rilancio di questo lago, un bacino idrico fondamentale e finora inutilizzato, fino al punto da renderlo addirittura balneabile. Lo stesso CONI si sta mobilitando per rendere il Lago un luogo di interesse sportivo per le gare di canottaggio, dragon boat, vela, eventi spettacolari. Anche la federazione del triathlon, che finalmente è stato annoverato tra le discipline olimpioniche, prederà come sede operativa il Lago. Il 17 ottobre si svolgerà il Rome Swim Event, che noi abbiamo contribuito ad organizzare insieme IRONMAN Italy, durante il quale si svolgeranno delle gare di triathlon proprio nella acque del lago, opportunamente purificate grazie ad un particolare sale che ne ha eliminato le impurità. Restituire il lago al suo originario utilizzo sportivo e non solo come meravigliosa location per una passeggiata. Atleti di triathlon di caratura internazionale vengo a gareggiare in questa meravigliosa location, generando indotto per la città questo non lo dobbiamo tralasciare. Purtroppo di queste iniziative lodevoli non si parla tanto quanto degli aspetti negativi legati al lago."