La temperatura si alza, agosto si avvicina e il coronavirus ha desertificato il centro della capitale dai turisti, che in qualche modo cerca di risollevarsi con chi, nel bene o nel male, vi abita
Roma non accenna a svuotarsi. I mezzi pubblici sono miracolosamente quasi deserti, ma le vie, soprattutto di sera, brulicano di persone. Se le sacrosante necessità di distanziamento sociale avevano interrotto le attività teatrali e musicali, a partire da metà giugno non sono poche le realtà che hanno provato a rimettersi in gioco. Per quanto riguarda il panorama musicale, fino a qualche settimana fa solo la Cavea dell’Auditorium garantiva gli spazi per una fruizione di concerti in sicurezza. Diversi sono i palcoscenici che hanno riaperto ai monologhi, riducendo la capienza del pubblico. Parco Schuster ogni estate si animava di concerti: quest’anno è rimasto vuoto. Gli spazi del Teatro India, all’ombra del Gasometro, anche quest’estate verranno sfruttati, ma non come discoteche, sebbene le prime aperture, nella zona di Ostia, ci siano già state. La Roma della musica ‘techno’ è stata inaugurata la scorsa settimana ad Ex-Cartiera. Gli organizzatori si sono dimostrati ampiamente responsabili e lungimiranti. Le raccomandazioni attraverso i social network sembra siano state raccolte in maniera positiva dall’utenza. In compenso, il panorama musicale si è rianimato attorno a Snodo Mandrione, Parco Appio, Brancaleone e Traffic Live. Anche Largo Venue, dalle parti di largo Preneste, riapre i cancelli per lunghi aperitivi musicali all’insegna della fotografia. Il cinema aveva già ripreso vita nella formula vintage del ‘drive in’, che probabilmente non perderà il suo smalto. Le opzioni sono tante: il Cinema America, il ‘drive in’ di Ostia, il cinema popolare di Cinecittà e quello al Casale della Cervelletta. Il Singita di Fregene ha preparato i suoi lenzuoli bianchi per l’aperitivo al tramonto. Probabilmente, non ci sarà alcuna ‘Festa dei colori’ quest’estate, ma quantomeno nessuno si perderà il mare tingersi di rosso. Non passano mai di moda la passeggiata del Pigneto, la piazzetta di San Lorenzo e i vicoli di Trastevere: continuano a essere affollatissimi. I ristoranti che hanno deciso di fare da asporto sono tantissimi, come anche i bar e i pub. Infatti, per loro sarebbe impossibile accogliere la grande quantità di persone che lì si raduna ogni sera. Sembrano non soffrire il calore emanato dalla vicinanza della pelle altrui. D’altronde, veniamo da un lungo inverno di letargo sociale.
NELLA FOTO QUI SOPRA: IL CINEMA SOTTO LE STELLE DI TRASTEVERE
AL CENTRO: UNO DEI PRIVE' DEL SINGITA DI FREGENE
IN APERTURA: IL GIARDINO DI LARGO VENUE