Gli orrori e le violenze, in forma diretta o indiretta, subiti da una donna, si uniscono ai ricordi della persecuzione ebraica durante la seconda guerra mondiale: attraverso l’interpretazione di un capolavoro del premio Nobel, Harold Pinter, l’attrice e regista Gabriela Corini, insieme all’attore Roberto Zorzut, fa rivivere a Roma un dramma che non è mai morto
Presso il Teatro Trastevere, in via Jacopa de’ Settesoli n. 3, alle ore 21.00, nell’area temporale del Giorno della Memoria, dal 1° al 5 febbraio 2023, è stata presentata al pubblico una pièce teatrale intensa e toccante, che suscita una riflessione su come poter trovare, anche ai nostri giorni, gli strumenti che ci consentano di contrastare il perpetrarsi della violenza alle donne, ma anche quelle causate dai conflitti nei confronti dei soggetti più vulnerabili, come dimostrano i drammatici avvenimenti delle guerre che sono in corso. Una messa in scena scarna ed essenziale, come suggeriscono le note di regia dell’autore, per accentrare l’attenzione del pubblico sul travagliato rapporto dei protagonisti e sulla loro essenza umana. Nell’intimità della propria casa, una coppia improvvisamente discute e si scontra a proposito di un passato misterioso e torbido della donna, che si insinua durante una conversazione, rompendo un apparente equilibrio e una precaria serenità di questi presunti coniugi. Per la prima e unica volta nella sua straordinaria carriera di drammaturgo, Harold Pinter, inglese di origine ebraica, fa chiaro riferimento all’olocausto, che ha segnato indissolubilmente la sua vita emotiva, generando il suo stile definito “Teatro del disagio”. In un crescendo di phatos, la pièce si evolve, tutta di un fiato, suggerendo possibili scenari e probabili identità. Chi era l’uomo di cui la donna parla a volte come un amante, a volte come l’aguzzino? Che fine ha fatto la sua bambina? E quale il ruolo del suo presunto marito in questa storia? Lo spettatore non ha, fino alla fine, nessuna certezza, nessuna chiara risposta, restando chiuso un sipario “disturbatamente incantato”.
Produzione: Seven Cult
Interpreti: Gabriela Corini, Roberto Zorzut
Regia, scene e costumi: Gabriela Corini
Disegno luci e aiuto regia: Roberto Zorzut