Il nuovo lavoro della compagnia ‘Barone Chieli Ferrari’ ha debuttato in anteprima nazionale al teatro Studio Uno: la drammaturgia originale è firmata dalla scrittrice Veronica Raimo su musiche originali composte dal musicista Toni Virgillito e parte visuale affidata all'artista finlandese, Elisabeth Mladenov
"Ho perso la coincidenza: non è un’espressione strana? Una coincidenza dovrebbe coincidere, ma se non coincide che cos’è”? Con questa frase, l'attrice Alessandra Chieli apre il monologo che descrive la situazione esistenziale dell'attesa e la forzata ricerca di sincronicità con la vita. L'esperienza in aeroporto diviene il pretesto per mettersi a nudo e indagare sull'uso del tempo, nel tentativo di dare un senso alla casualità. Pur spostandosi poco in scena, la protagonista viaggia nei meandri dei ricordi, tratteggiando le proiezioni del futuro circondata da punti interrogativi e ripetizioni ossessive. L'unica volta in cui la donna si è imposta di essere perfetta nell'orario, nell'abbigliamento e, più in generale, nell'organizzazione del lungo percorso verso la persona amata, un fenomeno esterno alla sua volontà ha tradito le sue aspettative, annullando di fatto le distanze tra 'fisico-psichico'. La messa in scena, così scarna, non permette bene di individuare i momenti in cui gli echi interiori dialogano con la realtà esteriore. In molti punti non è immediata la lettura. E ciò contribuisce a rallentare l'aspetto narrativo. Uno ‘pseudo-flusso interiore’ rimette in discussione il concetto classico di spazio e di tempo. E la 'versione migliore di me stessa', come ripete la Chieli, si va lentamente sgretolando nei frammenti di un passato evocato nel racconto del rischio di andare in prigione a New York, nelle immagini e parole di un 'presente intemporale' che detta le regole della sospensione dai sensi di colpa e dai complicati ingranaggi. I quali, inevitabilmente, rallentano il procedere dei ritmi naturali dell'esistenza umana. La perdita del volo e poi del passaporto opera in lei una graduale rimozione di ricordi e preoccupazioni del passato, come grandi e pesanti bagagli a mano che la rendono così schiava nella dimensione attuale. L'imprevisto è l'occasione per uscire dai soliti binari e l'aeroporto diviene la rappresentazione di quel limbo tra razionalità ed emotività, tra scelte giuste e sbagliate, tra la volontà personale e la manifestazione dei desideri altrui. L'ironia e la bravura dell'attrice contribuiscono a ‘snellire’ una rappresentazione ancora troppo ‘imbrigliata’ in elucubrazioni mentali solitarie, alternando alla potenza delle parole una successione suggestiva di effetti scenici e musicali, che riportano lo spettatore all'essenzialità del messaggio.
Teatro Studio Uno
via Carlo della Rocca 6, Roma
Da giovedì 26 ottobre a domenica 5 novembre 2017
Orario spettacoli: giovedì, venerdì e sabato, alle ore 21.00
Domenica: ore 18.00
Ingresso: 12 euro
Info e prenotazioni: 349.4356219 - 329.8027943
info.teatrostudiouno@gmail.com
www.teatrostudiouno.com
NELLA FOTO: ALESSANDRA CHIELI
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