Il mensile di informazione e approfondimento che
intende riunire culturalmente il nostro Paese nel pieno rispetto di tutte le sue tradizioni, vocazioni e ispirazioni ideologiche e politiche.
diretto da Vittorio Lussana
Area Riservata
23 Novembre 2024

Luna Park - Do you want a cracker?

di Annalisa Civitelli
Condividi
Luna Park - Do you want a cracker?

La compagnia teatrale ‘Leviedelfool’ ha presentato ai primi di novembre, presso il Teatro dell’Orologio in Roma, uno spettacolo scritto e diretto da Simone Perinelli che ci guida verso un mondo immaginifico, in cui bisogna saper riconoscere le piccole cose

Terzo capitolo della ‘Trilogia dell’essere’, ‘Luna Park’ è preceduto da ‘Macaron’ e ‘Requiem for Pinocchio’, con cui il gruppo ‘Leviedelfool’ tornerà in scena nel 2017, precisamente dal 10 al 12 marzo, sempre al Teatro dell’Orologio. Il testo, premio 'Giuria popolare under 30' della selezione ‘In-Box Millennials’, un valido progetto di ‘rete teatrale’ e di sperimentazione artistica di nuovi personaggi emergenti, è ispirato all’opera di Cervantes e a Douglas Adams. Certamente, si tratta di un connubio tra immaginazione e intrepida follia, della quale si riconoscono i collegamenti attraverso parole congeniali, che solo la schizofrenia può indurre. Un lavoro, dunque, a mezza strada tra ‘Don Chisciotte’ e la fantascienza, che all’inizio non sembra combaciare molto con il messaggio di Perinelli, ma che via via dà l’impressione che qualcosa vada a collocarsi al posto giusto. L’esibizione possiamo definirla da ‘one-man show’: Simone Perinelli ci mette di fronte allo spaesamento della nostra vita, al fatto che siamo sempre alla ricerca di qualcosa, continue corse che generano stress e ci illudono, poiché l’osservazione attenta e meticolosa dei dettagli non sappiamo più cosa sia e la verità ci ‘sfugge’ di mano. Sono proprio le mani, infatti, il vero punto di analisi. Quelle mani che sono sinonimo di un linguaggio non verbale, che arrivano là dove la bocca non dice. Tutto è scritto sulle mani e le sue linee. Quelle mani imprevedibili, che agiscono prima del pensiero: mani simbolo dei gesti. Perdendoci, dunque, nei ‘non-luoghi’ per rincorrere frenetiche realtà, pensiamo di viaggiare nel benessere, mentre le disattenzioni quotidiane verso le azioni e le persone divengono una costante. Una sorta di ‘psicosi’ collettiva, la quale, nel nostro piccolo e tranquillo mondo ‘artificiale’, consente di riconoscere i ricordi belli indietreggiando nel tempo, quanto meno per non rimanere imprigionati tra i concetti di ‘contenuto’ e ‘contenitore’. Un modo ritmico e particolare, quello in cui Perinelli si esprime, lanciando concetti affinché il pubblico riesca a elaborarli. Lo spettacolo non è del tutto fluido: per un’ora e 10 di durata, subisce degli alti e bassi che fanno deconcentrare leggermente gli spettatori, fino a farci pensare che, forse, il problema sia nell’elaborazione del testo. L’ottima mimica, però, permette di recuperare quel minimo di attenzione persa grazie alle gestualità e al ‘tic’ persistente, che l’attore riesce a mantenere fino alla fine. Tutto ciò aiuta a comprendere che tipo di influenza possano avere le nevrosi su tutti noi. Prendendo Don Chisciotte come esempio, Perinelli vuole decisamente tramandare i temi del sogno, dell’immaginazione, di ciò che non conosciamo, affinché le nostre coscienze possano risvegliarsi dentro mondi fatti di esistenze diverse, per riuscire a conquistare ciò che desideriamo, contrastando il materialismo e il tramonto degli ideali: un ‘tracollo’ che rischia di uccidere le società attuali. E’ tutta una questione di punti di vista, i quali, animati dall’uso del linguaggio studiato per l’occasione, riescono a farci sognare e evadere per un po’, con la speranza che il cambiamento per il futuro bussi alla porta, consegnandoci un mondo migliore. Le idee della compagnia ‘Leviedelfool’, nata a Roma nel 2010, vive grazie ai progetti artistici di Simone Perinelli e Isabella Rotolo. Lavorando su drammaturgie originali, il gruppo si pone l’obiettivo di dar vita a un teatro contemporaneo, capace di collegare l’arcaico con il moderno mediante lo studio di nuove espressioni linguistiche e mimiche.

LunaPark_ph_ManuGiusto4.jpg

Foto: Manuela Giusto


Teatro dell’Orologio
dal 4 al 6 novembre 2016
Luna Park – Do you want a cracker?
di e con Simone Perinelli
ispirato all’Opera di Cervantes e di Douglas Adams
regia Simone Perinelli
aiuto regia e consulenza artistica di Isabella Rotolo
Selezione In-Box 2016
Premio Giuria popolare under 30 In-Box Millennials



Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
Registrata presso il Registro Stampa del Tribunale di Milano, n. 345, il 9.06.2010.
EDITORE: Compact edizioni divisione di Phoenix associazione culturale