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18 Aprile 2024

Voci di donne, note di Verdi

di Raffaella Ugolini
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Voci di donne, note di Verdi

La vita sentimentale e artistica del grandissimo compositore di Roncole Busseto (Parma) raccontata dalle ‘sue’ compagne di vita, Giuseppina Strepponi e Teresa Stolz, tra opere magistrali e intrecci amorosi: duplice protagonista e autrice dei testi, Pacifica Artuso, per la regia di Daniele Scattina

Il ‘poliamore’ di cui oggi si parla spesso è sempre esistito. Lo dimostra la vita di Giuseppe Verdi. La tesi sembra infatti trovare conferma negli intrecci amorosi del nostro più grande compositore, che rivivono grazie allo spettacolo che l’attrice, regista e autrice teatrale, Pacifica Artuso, mette in scena al Teatro Porta Portese in Roma dal titolo: ‘Voci di donne. Note di Verdi’, da lei scritto e interpretato, dal 5 al 7 ottobre 2018, per la regia di Daniele Scattina. Sul palcoscenico, un misterioso personaggio femminile racconta il mondo del teatro. Una cantante lirica che perde la voce, strumento invisibile perché ‘perso’ nel corpo e nell’anima umani. Siamo alla metà del secolo XIX e la donna in questione è Giuseppina Strepponi, seconda mogPacifica_Artuso_2.jpglie di Giuseppe Verdi, che riavvolge i fili di una lunga storia, dal loro primo incontro fino agli ultimi anni, svelando aspetti privati del mito del Maestro e la genesi di alcuni dei suoi capolavori. A cominciare dal ‘Nabuccodonosor’, rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala nel 1842, in cui lei cantò nella parte di Abigaille. Il racconto della vita di Verdi prosegure, poi, con Teresa Stolz, altra notevole interprete di alcune delle sue opere più famose, come 'Don Carlos', 'La forza del destino', 'Un ballo in maschera' e 'Aida', rivelando la sua verità di musa ispiratrice, amica e confidente, ma anche l’amore per l’artista e la sua solitudine, dopo la morte di Verdi, avvenuta nel 1901. Per esprimere il senso più profondo del lutto, nel finale il testo si dispiega in un inatteso omaggio al Pirandello della novella ‘Colloquio con la madre’. Quella con la soprano Teresa Stolz fu solo una grande amicizia o qualcosa di più? Sulla presunta relazione amorosa tra Giuseppe Verdi e la soprano Stolz sono stati scritti fiumi di inchiostro, ma a tutt’oggi gli storici non forniscono alcuna conferma: fu la sua amante o solo un’amica particolare? Ognuno viene lasciato libero di credere ciò che preferisce. Quel che è certo è che la Stolz frequentava la casa dove il Maestro abitava con Giuseppina Strepponi, della quale fu anche amica. Su questa romantica vicenda di fine XIX secolo è stato pubblicato, nel 2011, un volume a cura di Franco Donatini, dal titolo ‘Giuseppe Verdi e Teresa Stolz: un legame oltre la musica’ (Mauro Pagliai Editore). Inoltre, nel 2013, il regista Michele Placido ha messo in scena uno spettacolo teatrale. In ‘Voci di donne. Note di Verdi’, le due protagoniste della vita del musicista sono interpretate da Pacifica Artuso. Lo spettatore può distinguerle grazie a un 'gioco di luci' realizzato da Aliberto Sagretti. Ad affiancarla sul palco, la coreografa e danzatrice, Giusy Pizzimenti. “Questo spettacolo è un omaggio all'opera, ai cantanti, al mondo dello spettacolo, di ieri e di oggi”, spiega l’autrice e interprete dell’opera, Pacifica Artuso, “un omaggio alla voce cantata e parlata. Niente per me è più seducente, nel senso che la voce ‘se-duce’, conduce a sé. E il canto è incanto, stessa radice di incantesimo”. All’interno del testo ci sono parti delle lettere di Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi, con l’aggiunta di una citazione di Antonio Ghislanzoni, il librettista dell’Aida, scrittore, giornalista ed ex cantante, che offre una testimonianza diretta degli 'artisti da teatro'. Presso il Teatro Porta Portese, in via Portuense n. 102 a Roma, sono previsti tre spettacoli: il 5 e 6 ottobre alle ore 21.00; il 7 ottobre alle ore 18.00.

Note biografiche
Pacifica Artuso ha un profilo eclettico: attrice, regista e autrice teatrale. Dopo la laurea in Lettere con indirizzo musicale, ottenuta con il massimo dei voti, ha proseguito gli studi diplomandosi in canto e in didattica della musica. Attualmente è docente di Arte scenica presso il Conservatorio di Musica “N. Sala“ di Benevento. Nel ruolo di attrice si sente sempre uno strumento, non il fine. Ciò che conta per lei è il messaggio, che deve essere sempre significativo e importante perché valga la pena occupare un posto sulla scena. Da sempre attratta dall’opera lirica, nel 2013 ha pubblicato per le Edizioni Varenna il volume Antonio Ghislanzoni. Non di solo Verdi...

Daniele Scattina è un attore, regista e scrittore. Ha frequentato la scuola di teatro “Il Mulino di Flora” diretta da Perla Peragallo e Leo de Berardinis. Come regista ha partecipato a numerosi festival internazionali di teatro a New York, Cuba, Giordania, Egitto, Algeria, Georgia, Bielorussia e ha vinto prestigiosi premi, in Italia e all’estero, tra cui, nel 2011, il premio della critica al miglior spettacolo al Festival di Teatro di Amman per Clan Macbeth.

Giusy Pizzimenti è una danzatrice di origini calabresi. Dopo essersi classificata al primo posto al concorso ‘Giovani Talenti’, nella categoria ‘Classico seniores’, ha perfezionato la sua formazione presso il ‘Nuovo Balletto’ di Roma, con il Maestro André de La Roche. Ha conseguito inoltre la laurea in Scienze delle attività motorie e sportive. Attualmente è danzatrice nella compagnia di danza ‘Echoes’, di Giuliana Maglia, per lo spettacolo ‘Fase Rem’.

’Voci di Donne. Note di Verdi’
Scritto e interpretato da: Pacifica Artuso
Regia: Daniele Scattina
Coreografie: Giusy Pizzimenti
Luci: Aliberto Sagretti

Dal 5 al 7 ottobre al Teatro Porta Portese
Via Portuense, 102  - Roma
Tel: + 30 06 5812395
info@teatroportaportese@gmail.com
Biglietti: € 10 + € 2 Tessera
Orari: il 5 e 6 ottobre, alle ore 21.00; il 7 ottobre, alle ore 18.00


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NELLA FOTO: PACIFICA ARTUSO

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