Si prende per bocca e colora le cellule tumorali, rendendole visibili anche con una ecografia. Studiato dall'Università del Michigan, il preparato farmacologico migliorerebbe la diagnosi precoce che oggi si ottiene solo con la mammografia
Il tumore al seno rappresenta il 29 % di tutti i tumori che colpiscono le donne ed è la prima causa di mortalità nel sesso femminile, con un tasso del 17 % di tutti i decessi di causa oncologica. In occasione del National Meeting & Exposition dell'American Chemical Society, un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan ha sviluppato e testato una pillola che una volta ingerita è in grado di illuminare i tumori al seno, grazie ad un colorante che si attacca in modo specifico alle cellule malate e ai vasi sanguigni, arrivando a rilevare tumori fino a due centimetri di profondità.Un preparato farmacologico che sicuramente potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce del cancro, che fino ad ora viene monitorata attraverso dei programmi di screening con la mammografia in determinate fasce di età, con una particolare attenzione dopo i quarant’anni. Testata per ora esclusivamente sui topi, si è visto che il 50-60% dell’agente di imaging contenuto nella pillola viene assorbito dal flusso sanguigno che quando viene esposto a luce infrarossa, si illumina. Dopo questi primi importanti risultati, ora il team di ricerca è in attesa dell'approvazione per i trial clinici umani. Attualmente in Italia il metodo più efficace di indagine preventiva resta la mammografia, che è un esame radiografico che permette la visualizzazione di noduli non ancora palpabili. In futuro, con l'approvazione della nuova pillola, risultati diagnostici precisi si potrebbero ottenere anche con una ecografia, evitando di sottoporsi ai raggi x.