Il presidente 'uscente' del Palermo, Maurizio Zamparini, con la propria discutibile filosofia calcistica, a furia di cambiare selezionatori ha finito col condannare la squadra ‘rosanero’ in serie B: finirà mai, in Italia, l’epoca dei dirigenti folclorisitci? Per intanto, ci accontentiamo della sua uscita di scena, attendendo al 'varco' anche i vari Ferrero, Pallotta e Lotito
Lo ‘squadrone giallorosso’ ha smesso di far le mirabilie a cui ci aveva abituato: quando si spegne il ‘sergente di ferro’ Naingollan, la Roma si ritrova senza luce come chi non ha pagato 2 bollette di fila. Ma le partite a lume di candela, sebbene intrise di romanticismo (a questo proposito, veniamo a ricordare, a mo’ di simpatico ‘sputtanamento’, il disastroso esordio critico del nostro direttore, allorquando molti anni or sono definì il noto thriller ‘Il giustiziere della notte’: “Un film troppo romantico...”, ndr) non hanno mai portato punti in classifica, né vittorie in coppa Italia. Pertanto, la squadra di Spalletti, che solo una settimana fa pareva lanciata all’inseguimento della ‘pietra filosofale juventina’ e decisa a sbaragliare i cuginastri ‘lazialotti’ si ritrova, per eccesso di superbia e/o imperdonabile sottovalutazione degli avversari, a dover uscire dalle inquietanti 'sabbie mobili' in cui s’é cacciata da sola, con la Lazio prima e col Napoli poi. Naingollan era stato ‘supercalifragilisticospiralidoso’ a San Siro contro l’Inter, scagliando saette terrificanti con le sue alabarde spaziali. Ma il suo ego smisurato, unito a una buona dose di ‘becerume’, soprattutto quando sputa veleno ingiustificato contro la Juventus, (anche Godzilla ha chiesto se può dargli qualche ripetizione...), lo hanno portato a scomparire dal derby e dal ‘Big-Mac-Match’ col ‘ciuccio’, provocando un'invidia smodata persino nel mago Tony Binarelli. L’effetto implosivo non ha risparmiato quasi nessuno fra i ‘lupacchiotti’ - sconfitti 0-1 dal Villareal; 0-2 dalla Lazio; 1-2 dal Napoli - compresi il bomber, ora con le polveri ‘zuppe’, Dzeko e i difensori Manolas e Fazio, più immobili di due spaventapasseri. Ma il tempo per riprendere la retta via ancora c’è, anche se, pur ‘sonnecchiosa’ e svogliata, la Juve capoclassifica non dà segni di cedimento, bloccata da una ‘manza Udinese’ guidata dal valoroso condottiero Zapata a 12 giornate dalla fine. Ma per vincere lo scudetto, i ‘lupi de Roma’ dovrebbero farne almeno 24 di 'fatiche d’Ercole', visto che la ‘vecchia signora’ allo scudetto consecutivo numero 6 non rinuncerebbe nemmeno se a tentarla si prodigasse Rocco Siffredi. E pure l’Atalanta più ‘cazzuta’ degli ultimi 150 anni venderà cara la ‘pellaccia’ prima di abdicare al ‘sogno Champions’, sebbene il pari interno a reti bianche contro la ‘Fiorentina pareggina’ (i ‘viola’ pareggiano sempre o quasi) ne blocchi, proprio sul più bello, i voli pindarici, che tali restano, pur con il prevedibile disappunto del nostro her direktor... Anzi, la ‘Papu Gomez Band’ pare aver scelto come ‘testimonial’ il simpatico, seppur sprovveduto assai, Icaro, al quale glielo avevano detto di non avvicinarsi troppo al sole. Niente da fare. E ora, le due prestigiose compagini ‘meneghine’ possono legittimamente aspirare alla quarta ‘piazza’, Lazio permettendo, per poter accedere alla coppetta rionale ‘Europa League’ senza passare per i fastidiosi preliminari estivi, con fatale e disastrosa rinuncia alle agognate vacanze al ‘Billionaire’ del sempre generoso e disinteressato ‘sor Flavio’: l’uomo che si è fatto ‘na ‘striscia’ da solo. Ma tornando alle nostre vicende ‘pallonare’, l’Inter ne fa 5 al ‘groviera Cagliari’ guarda caso poco lontano dal tempio della vanità e della vacuità. E quando i nerazzurri avranno imparato a rubare le caramelle anche a quelli grandi e grossi torneranno protagonisti della scena calcistica nazionale. I rossoneri di Montella piegano 3-1 un Chievo Verona più mollo di una ‘mozzarella di bufala’, col redivivo ex 'bufalo' d’area di rigore Bacca, di cui si erano perse le tracce da prima di Halloween: forse era rimasto a 'spararsi' alcuni ottimi film horror francesi, tipo quelli della Nouvelle Vague ‘splatterosa’ che piacciono tanto anche al buon Carlo Freccero, rispettabilissimo ‘Guru’ del sabato notte. Comunque sia, il Milan non ha una brutta squadra a ben vedere, ma fino a che l’ex ‘vecchia volpe’ Berluscon de’ Berlusconi seguiterà scelleratamente a dare fiducia ai ‘fantasmi cinesi’ di imprecisati cinesi, che avrebbero versato 220 milioni di euro cinesi come ‘caparra cinese’ per l’acquisto del 'diavolo cinese' e poi si son detti, sempre in cinese: “Ma che ce ne flega a noi del Milan?” la squadra dalle 7 champions faticherà a finire i suoi campionati. Ma quando si sveglia e canta il ‘gallo’, ecco stagliarsi imponente e promettente la figura del ‘cedrone Belotti’, che in 8 minuti spazza letteralmente via dal campo di giuoco il Palermo, il quale un po’ ci aveva creduto, a inizio gara, alla ‘vittoria corsara’. Ma il Palermo non è affatto il mitico ‘Corsaro rosanero’. E bisogna anche dire al presidente dimissionario Zamparini, soprannominato ‘L’uomo che sussurrava agli allenatori’, che cambiarne uno al giorno gli ha decisamente portato soltanto una gran ‘jella’. Ora, al comando dei siciliani pare che arrivi un certo Taylor, nipote di James Taylor, il celebre e valido cantante ‘soft-rock’ britannico che ebbe in sposa la bella e brava Carly Simon. Ma se le cose dovessero andar male pure nella probabilissima serie B a cui il Palermo sembra ormai destinato, siamo certi che dagli spalti non tarderebbe a spuntare, sugli 'striscioni' dei tifosi delusi, ma musicalmente eruditi, la frase: “Taylor! You are so vain”! In alternativa, i più veraci si limiteranno a intonare il seguente coro: “Tutti a Sanremo: andate tutti a Sanremo”! Per concludere, detto che Empoli-Genoa è stata una ‘pizza assurda’ per 90 minuti, tra due squadre ormai ‘in vacanza’ da prima di Natale, viste le ridicole 3 ultime compagini in fondo alla classifica, già retrocesse dopo la prima giornata, 2 ‘stranierotti’ di belle speranze hanno riportato un po’ di sorriso ai poveri ‘genoani’ presi a ‘cannonate’, alcune domeniche fa, dal rinomato ‘Mago del suicidio tecnico-tattico’: Zdenek Zeman. Il boemo è stato richiamato in fretta e furia in quel di Pescara per tentare il ‘Miracle impossible’. E infatti, dopo un ‘roboante’ 5 a 0 contro un Genoa in gita di piacere sulla costa adriatica, il Pescara si ritrova a giocare con un 4-3-3 da Barcellona ‘ipersprint’, con uomini in grado al massimo di fare ‘catenaccio’ e ‘contropiede’ come la Cremonese degli anni ’90. Datti al cinema Zdenek: è iniziato il casting per il ‘remake’ di Casablanca e, come sosia del grande Humphrey Bogart, con la sua eterna sigaretta fra le labbra, ci puoi essere solamente e semplicemente tu, oh divino!
NELLA FOTO: IL PRESIDENTE USCENTE DEL PALERMO CALCIO, MAURIZIO ZAMPARINI
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