Quando la capitale diventa il regno dei maratoneti e le sue strade vengono invase da centinaia di migliaia di cuori che battono nel segno della corsa celebriamo un mito antichissimo, risalente al V secolo prima di Cristo
La maratona è una corsa podistica di 42,195 chilometri, ispirata alla battaglia di Maratona del V secolo a. C. Da quando è stata ufficialmente inserita come sport olimpico, ovvero ai giochi di ‘Atene 1896’, essa è divenuta una delle discipline più amate e praticate in assoluto. In quasi tutte le capitali del mondo ci sono gare internazionali che spiccano, annoverate come 'World Marathon Mayors'. In Italia, come evento di richiamo nazionale in grado di calamitare l'attenzione di centinaia di migliaia di atleti provenienti da tutto il territorio nazionale e non solo, abbiamo la Maratona di Roma, che si svolge ogni anno a inizio primavera. Il percorso è pianeggiante per il 70% del circuito e attraversa il centro storico della capitale, si snoda sul Lungotevere e raggiunge la Moschea di Roma a nord e la basilica di San Paolo fuori le Mura a sud. Dato l'elevato numero di sportivi che vi prende parte, è considerato l’evento sportivo più partecipato d'Italia. La prima edizione della gara, nella sua veste attuale, si svolse nel 1995. L’inno nazionale, i legionari con l’armatura antica al fianco degli atleti che, correndo, vivono, piangono di gioia, sentono i brividi sulle braccia, il sudore sulla fronte e hanno le gambe che spingono sempre più forte per quella medaglia che è lì, a portata di mano, sono i segni più evidenti di una fede atletica di grande portata. Dopo la bellissima esperienza del 27 marzo scorso, che ha visto protagonisti più di 11 mila maratoneti e che si è tinta, in modo particolare, dei colori della pace, il prossimo appuntamento è fissato per il 19 marzo 2023. E sarà ancora una grande festa, per tutti.
Curiosità
In occasione dell’anno del Giubileo si è corso a capodanno, il 1° gennaio 2000: una data storica. Papa Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro, diede il suo saluto a tutti i partecipanti schierati al via della maratona. Indimenticabile il successo del 2010 di un keniano, Siraj Gena, che tagliò il traguardo scalzo, in onore di Abebe Bikila. L’etiope, infatti, nel 1960 fu il primo africano di colore a vincere un oro olimpico facendo tutta la corsa a piedi nudi, come nella savana africana. Aveva delle scarpe nuove da usare, che gli furono date solo poche ore prima del via, ma preferì correre scalzo. Mezzo secolo dopo, Siraj Gena si è tolto le scarpe a circa 500 metri dall’arrivo, dov’era presente uno dei figli di Bikila. Il record della gara appartiene a Benjamin Kiptoo Kolum (Kenya) che nel 2009 si è presentato all’arrivo ai Fori imperiali in 2h 07′ 18″, mentre tra le donne, la più veloce di sempre è stata Kebede Megertu Alemu (Etiopia), che nell’aprile 2019 ha corso in 2h 22′ 52″.
QUI SOPRA: L'ATLETA ETIOPE BEKELE FIKRE TEFERA, VINCITORE DELLA MARATONA DI ROMA 2022
AL CENTRO: VIKTORIIA GUDYMA, UNICA ATLETA UCRAINA IN GARA
IN APERTURA: LA MAPPA DELLA CORSA