Romelu Lukaku torna sul campo del ‘Giuseppe Meazza’ di San Siro come giocatore della Roma, con una curva Nord che si sente tradita e un’Inter ferita
Romelu Lukaku, tornato al Chelsea dopo il prestito dell’anno scorso all’Inter, con una velocità rapidissima gli ha voltato le spalle dopo un lungo periodo di infortunio e aver sempre ricevuto sostegno morale da tutta la società. Adesso è a Roma, per giocare con il club giallorosso dopo aver corteggiato, senza successo, la 'vecchia signora' (la Juventus, ndr). E, per ironia della sorte, dopo poche giornate di campionato, torna a giocare proprio contro la squadra che più lo ha amato, nello stadio di San Siro: l’Internazionale di Milano. Si sa: Inter-Roma è ormai una classica di serie A, che suscita emozioni anche senza ripensare agli 'incoronati re de Roma' del passato (Falcao e Totti, ndr). Invece, la partita sarà ricordata per i 50 mila fischietti promessi, 30 mila effettivi, che risuoneranno a 'perdifiato' per ogni tocco di palla del centravanti belga. Lo sport, anche quando fischia come il ‘Trap’ (Giovanni Trapattoni, ndr) dalla panchina, diffonde i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, che sono i principi fondanti di ogni sana società, modi per costruire competenze trasferibili anche in altri contesti di vita. Per i tifosi dell’Inter sarebbe importante mantenere un contegno, per ricordare il soprannome di 'beneamata' del calcio italiano, che si rende antagonista all’odio e alla vendetta. Un’Inter che promuove da sempre, come tante altre squadre, il valore dell’accoglienza, della complicità di gruppo e di squadra. Insomma, l’Inter ha sempre avuto una qualità particolare, rispetto alle squadre di calcio di serie A, in quanto ha sempre coltivato un sentito impegno sportivo e sociale con gli 'Inter campus' di Massimo Moratti. Un’Inter dal cuore grande, che ha deciso di salutare con i fischi un calciatore che le ha dato tanto e che sa di doversi comportare meglio, in futuro, per guadagnarsi un 'posto' nel cuore dei tifosi giallorossi. E riguardo ai 30 mila fischietti, quelli dell'Inter potevano prenderli anche un po’ più carini...