L'Italia di Roberto Mancini, il quale ha da poco reso pubbliche le convocazioni ufficiali e definitive per l'europeo che sta per iniziare, si avvicina a questo torneo continentale con la voglia giusta. Dopo la clamorosa eliminazione dai mondiali 2018 per mano della Svezia la qualificazione a questo evento tramite dieci vittorie su dieci ha dato una scossa importante alla selezione azzurra. Il CT marchigiano, la cui esperienza a livello internazionale è stata cruciale per ottenere subito ottimi risultati, ha improntato un 4-3-3 di base sul quale ha costruito la qualificazione agli europei e anche alla fase finale della Nations League che si giocherà l'anno prossimo.
È però vero che nel torneo che sta per iniziare la nazionale azzurra non è tra le grandi favorite alla vittoria, se diamo uno sguardo alle quote delle partite degli europei attualmente online. Outsider di rilievo ma senza il potenziale di Belgio, Francia, Portogallo o Germania, la nazionale di Mancini dovrà iniziare col piede giusto nel suo girone di qualificazione, il quale avrà luogo interamente a Roma dopo la conferma da parte della UEFA della disponibilità dello stadio Olimpico, che darà agli azzurri la spinta emotiva necessaria per far bene e ottenere così un primo posto che potrà dare non solo l'impulso adeguato ma anche probabilmente proporre un cammino più semplice nella fase a eliminazione diretta.
Tuttavia l'Italia dovrà tenere alta la guardia contro le squadre alle quali è stata abbinata nel girone A. Iniziando dalla Turchia, con la quale aprirà il torneo l'11 giugno. La nazionale allenata da Senol Gunes viene da un ottimo momento di forma e punterà moltissimo sulla concretezza sotto porta dell' esperto centravanti Burak Yilmaz, fresco vincitore della Ligue 1 con il Lille. Molto in forma nelle ultime uscite la nazionale ottomana ha sempre convinto per il suo gioco e soprattutto per la sua solidità a livello tattico, e potrebbe rappresentare senza dubbio un ostacolo difficile da abbattere, specialmente in un primo incontro che può sempre portare delle incognite.
In seguito agli azzurri toccherà vedersela con una nazionale svizzera al comando della quale vi è l'ex tecnico della Lazio Vladimir Petkovic. Sebbene non presenti nomi particolarmente altisonanti, escludendo forse l'ex Inter Shaqiri, la selezione elvetica porta con sé comunque un'identità di gioco ben strutturata e con il suo 3-4-2-1 potrebbe dare non poco fastidio agli azzurri. In mezzo al campo il mediano Xhaka e il tuttofare Freuler, attualmente titolare indiscusso all'Atalanta arrivata nuovamente in Champions League, offrono l'esperienza e il fosforo necessario per poter rappresentare una minaccia almeno nella partita secca.
L'ultimo impegno della nazionale di Mancini sarà invece con il Galles. La squadra allenata dalla vecchia gloria del Manchester United Ryan Giggs è senza dubbio la mina vagante del girone, soprattutto per la presenza di un Gareth Bale che può sempre cacciare la giocata sopraffina in grado di spaccare la partita. L'ex madridista e lo juventino Ramsey saranno i due giocatori dai quali gli azzurri dovranno guardarsi maggiormente.