E’ il terzo titolo iridato per il giovane pilota spagnolo nella ‘classe’ 500: nessuno ha fatto meglio di lui nella storia del motociclismo iberico, a parte Jorge Lorenzo
Con tre gare d’anticipo rispetto alla fine del mondiale di Moto GP, il pilota spagnolo del team Honda, Marc Marquez, si è laureato campione del mondo per la terza volta in carriera, vincendo nella giornata di domenica 16 ottobre il Gp del Giappone a Motegi. E’ il più giovane pilota di sempre ad aver conquistato cinque titoli mondiali e, insieme al pilota della Yamaha, Jorge Lorenzo, è l’unico spagnolo nella storia della Moto Gp ad aver vinto tre titoli mondiali nella classe regina. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa, al termine della gara: “Certamente non mi aspettavo di vincere il mondiale in Giappone, ma con un po’ di fortuna e imparando dagli errori commessi in passato ce l’ho fatta. In pista avevo visto che Rossi era caduto e quindi ho spinto al massimo per cercare di vincere. Poi, dal ‘muretto’ dei box mi hanno detto che anche Lorenzo era caduto e, devo dire, in quel momento sono stato molto contento. Alla fine, è veramente una sensazione speciale tornare al vertice dopo quello che era successo la scorsa stagione. Quest’anno, il mondiale è stato molto combattuto. E Jorge e Valentino hanno lottato fino alla fine. Vorrei dedicare questo successo alla Honda”, ha concluso il neocampione del mondo, “che ha fatto dei progressi notevoli e a mia nonna che è venuta a mancare pochi mesi fa”.
Le congratulazioni per il mondiale vinto arrivano anche dai vertici della Honda, in particolare dal vice-presidente, Shuhei Nakamoto, che ha potuto festeggiare il nuovo titolo iridato ‘in casa’: “Quest’anno, Marc è stato incredibile: non ha mai sbagliato niente. Rispetto alla scorsa stagione è maturato molto ed è ormai diventato un grande pilota. All’inizio, la stagione non è partita bene, ma dopo Marc ha fatto qualcosa di straordinario, con una mezzo molto potente, che gli ha permesso di puntare al mondiale. Infine”, ha sottolineato il dirigente nipponico, “voglio fare i miei complimenti più sinceri anche agli ingegneri Honda, che hanno progettato una moto veramente competitiva”.
Grande delusione, invece, in casa Yamaha, con il ‘doppio ritiro’ di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il pilota italiano è molto amareggiato per la caduta in pista, che gli ha fatto perdere definitivamente la possibilità di lottare per titolo. Queste le sue parole a fine corsa: “Il ritiro di oggi è stato un gran ‘peccato’: torniamo a casa a mani vuote dopo un ottimo week-end, in cui avevo ottenuto la pole position. In gara”, ha spiegato, “ero veloce e potevo ‘giocarmela’ con Marquez, ma purtroppo sono caduto, forse per un mio errore. In questo momento”, ha concluso Rossi, “posso solo lottare con il mio compagno di squadra per ottenere il secondo posto nella classifica generale”.
Anche Lorenzo è apparso amareggiato a fine gara. E ha ‘puntato il dito’ contro le scelte di utilizzo dei pneumatici: “Oggi abbiamo sbagliato la scelta delle gomme. In Spagna, nel Gp d’Aragona, avevamo fatto la scelta giusta, oggi invece no. Se avessimo usato il pneumatico morbido avrei potuto lottare con Marquez per vincere il Gran Premio. Sono molto dispiaciuto, perché c’era la grande opportunità di prendermi il secondo posto nel campionato dopo la caduta di Rossi. E’ dall’inizio dell’anno”, ha fatto notare Lorenzo, “che in pista avvengono molte cadute a causa della gomme. La Michelin sta facendo un grande lavoro per risolvere questo problema: evidentemente, non è ancora sufficiente”.