L’attrice siciliana ci racconta come si è accostata alla figura di Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, personaggio interpretato nello spettacolo ‘Dietro i tuoi passi’ recentemente presentato al Roma Fringe Festival 2013
Se avete ancora qualche ricordo di quel Grande fratello 9, al quale Claudia Perna ha partecipato, resettate tutto. La giovane donna che oggi appare sul palco nel ruolo di Felicia Bartolotta commuove e lascia senza parole per la sua interpretazione. Claudia, classe ’83, siciliana, in questo momento è impegnata in ‘Dietro i tuoi passi’ per la regia di Massimo Natale, con cui porta in scena il difficile quotidiano, pieno di duri contrasti, nella casa di Peppino Impastato, giornalista ucciso dalla mafia. Claudia interpreta il ruolo di Felicia Bartolotta, la madre di Peppino. Nonostante i suoi trent’anni, gli va riconosciuto l’indubbio merito di essersi calata perfettamente nella parte. L’abbiamo vista e ammirata in occasione del Roma Fringe Festival 2013 e le abbiamo posto alcune domande nel tentativo di capire come abbia superato le difficoltà per giungere a questa toccante interpretazione.
Claudia, come sei arrivata a interpretare, peraltro molto bene nonostante la tua giovane età, il difficile ruolo di Felicia Bartolotta?
"Tutti noi della Compagnia (Artiamo, ndr) abbiamo frequentato la ‘Beatrice Bracco’ e per il saggio finale abbiamo pensato di portare qualcosa di ‘siculo’ che avesse anche un certo valore. La scelta è andata a finire su ‘I cento passi’ di Marco Tullio Giordana, abbiamo trasportato in pratica la sceneggiatura cinematografica sul palcoscenico. Poi, scendendo in Sicilia, ci siamo detti: “Ma perché non farlo diventare un vero e proprio spettacolo teatrale?”. Ci siamo messi in contatto con la famiglia Impastato e, grazie soprattutto a Giovanni, il fratello di Peppino, siamo venuti a conoscenza di vari aneddoti che per esempio nel film, che comunque è molto romanzato, non ci sono. Noi abbiamo cercato invece di mettere giù tutto quello che accadeva nella casa, comprese, soprattutto, le emozioni che si respiravano”.
Sul palco, dalla tua recitazione, si percepisce molto bene quanto quelle ‘emozioni’ tu sia riuscita a coglierle e a trasmetterle al pubblico...
"Un attore, per immedesimarsi, deve ‘prendere’ dal suo vissuto personale. Io da piccola ho perso mio padre e ricordo come mia nonna affrontò il dolore di quella perdita. Me lo porto dentro.Poi, visitando i luoghi di Felicia, non so, ho pensato che lei avesse proprio scelto me. Infatti, prima dello spettacolo le parlo sempre e le dico: Felicia, adesso siamo insieme, siamo una cosa sola e ti faccio parlare, così tutti conosceranno chi sei”.
Dal saggio accademico al palcoscenico vero e proprio sei stata costretta a lavorare ancora di più sul personaggio?
"Sì, all’inizio ricordo che facevo una camminata curva, da persona anziana, invece poi ho capito che Felicia era una donna che guardava sempre a testa alta, non si piegava mai. Quel personaggio, come tutta la storia, stava diventando sempre più ‘realtà’ e questo mi faceva pensare che Felicia dovesse diventare sempre più perfetta”.
Lo spettacolo è stato riadattato per il Fringe: cosa ci siamo persi?
"Purtroppo qui è mancata una Felicia inedita, che ride, che, per esempio, sfogliando l’album dei ricordi, ammirando divertita insieme al figlio una foto in cui lui, piccolo, giocava con la madre, gli fa notare i bei boccoli biondi che aveva. Ecco, fare una Felicia allegra, la donna di tutti i giorni, non solo quella del dolore, è stato molto difficile”.
Sei siciliana, dunque conosci bene certi aspetti ‘crudi’ della tua terra, oltretutto hai vissuto in un quartiere difficile come lo Zen: quante ‘madri Impastato’ ci possono ancora essere, secondo te? E come si comportano?
"Ce ne sono, sicuramente, io stessa ne conosco alcune. E proteggono sempre i figli, a qualunque costo, rischiando anche di essere ammazzate”.
Claudia Perna nel ruolo di Felicia Bartolotta nello spettacolo 'Dietro i tuoi passi' al Roma fringe festival 2013