Al Teatro dell’Orologio di Roma, fino al 18 gennaio, va in scena l’irriverente rivisitazione del ‘Don Giovanni’ di Moliere: uno spettacolo dissacrante, originale e divertente
“Don Giovanni, pentiti”. Con questa frase si apre ‘Moliere immaginario’, lo spettacolo che sarà in scena al Teatro dell’Orologio di Roma fino al 18 gennaio, che rivisita il ‘mito’ di un uomo dissoluto e senza scrupoli che ha fatto della conquista amorosa la sua legge di vita. A proferirla è Donna Elvira, la religiosa sedotta e abbandonata che, temendo per la salvezza eterna del suo amato, gli rivolge un’accorata supplica di redenzione. Ma è troppo tardi: Don Giovanni è morto.
Ed è proprio la morte del famoso seduttore a diventare l’epicentro di una vivace e paradossale rappresentazione, il cui l’obiettivo è conoscere le intime motivazioni che lo hanno spinto a una vita all’insegna della lussuria più sfrenata e dell’inganno più crudele.
Del testo originale di Moliere resta soltanto il nome e qualche reminescenza poetica. Tutto il resto è immaginazione, sogno e grottesca fantasia.
Uno studio televisivo e scene da differenti ‘talk show’ saranno, infatti, lo sfondo su cui si svilupperà l’intera trama, affidata al servitore Sganarello negli improbabili panni del presentatore.
Punti molto distanti dal testo originale verranno toccati: dalla parodia, e pertanto in qualche modo critica, nei confronti del sempre più frequente ‘mettere in piazza’ il privato, alla scimmiottatura di chi, senza il minimo rispetto, lucra sul vicende e tragedie umane.
Una rivisitazione in cui vittima, carnefice e complice non sono più riconoscibili, né scindibili. Una performance ricca di brio e di colpi di scena, che hanno conquistato un pubblico decisamente divertito e attento. Merito dell’eccellente recitazione dei tre attori sul palco, priva di sbavature.
Sul finire, è solo grazie alla voce fuori campo del profanato e indignato Moliere, che interviene per rivendicare almeno un finale a ‘quello scempio di spettacolo’, che tutto trova un senso.
Don Giovanni, messo alle strette, mette a nudo se stesso: ha vissuto senza mai castrare la vita e le sue gioie. Non trattenendo le pulsioni e non lasciandosi catturare dall’ipocrisia del ‘legame esclusivo ed eterno’. Ha vissuto amando e, sotto questo aspetto dunque, egli può considerarsi un ottimo cristiano.
Moliere immaginario
Da Moliere
diretto e interpretato da: Ivan Bellavista, Sandra Conti e Matteo Di Girolamo
Musiche originali del M° Roberto Fiore
Scene: Gianni Camillò
Teatro dell’Orologio dal 7 al 18 gennaio 2015
via dei Filippini 17/a, 00186 Roma
Mercoledì-sabato, ore 21.15
Domenica, ore 18.30
Prenotazioni: biglietteria@teatroorologio.com
Tel. 06 6875550 - info@teatroorologio.com