Uno spettacolo piacevole e leggero che tuttavia fa riflettere intorno al mondo ‘rovesciato’ di Napoli e dei suoi infiniti - e da sempre irrisolti - problemi: un modo innovativo di avvicinare il pubblico verso temi e argomenti difficili, rifuggendo dal mero intrattenimento
Fa piacere tornare a scrivere, dopo tanto tempo, del centralissimo Teatro de’ Servi di Roma, che noi si frequentava ai tempi di Silvio Spaccesi e Fiorenzo Fiorentini. E fa piacere anche poter scrivere bene di uno spettacolo fresco, divertente, leggero ma non banale come ‘Non rubateci i sogni’, in scena sino a domenica 14 maggio 2017. In un quartiere difficile di Napoli, un gruppo di ragazzi mettono in scena la loro storia: un grido di protesta contro i soprusi della criminalità locale e la logica del profitto. L’elemento che più ci ha colpito, per tempistiche recitative e un sicuro grado di esperienza professionale, è un Bernardino De Bernardis che si ritrova molo bene nei panni di Don Angelo, prete di periferia che presto diventa punto di riferimento per i suoi ragazzi. Il sacerdote inizialmente viene messo in soggezione dalla situazione che si trova ad affrontare, dopo aver fatto il parroco per decenni nel tranquillissimo Alto Adige. Napoli è una realtà totalmente opposta, in cui ogni giorno si cammina funambolicamente sulla ‘corda’ del parossismo. Equivoci, battute e risate si susseguono nello sviluppo della vicenda, con un De Bernardis che diviene vero e proprio ‘mattatore’ della rappresentazione, cogliendo con senso del ritmo le contraddizioni che si ritrova ad affrontare. Ma son bravi anche i ragazzi, tutti molto giovani ma con una ‘marcia’ in più rispetto al solito. Il personaggio dell’intellettuale e poeta, probabilmente gay, forse è stereotipato: la critica sociale proveniente ‘da sinistra’, da troppo tempo viene accusata di ‘buonismo radical chic’, al fine di magnificare, per contrasto, quel ‘pensiero unico’ e omologativo che finisce col cronicizzare i problemi, anziché risolverli. Forse, una figura di poeta maggirormente ‘ibrida’, un poco più ‘di strada’, sarebbe il caso di proporla. Anche per colmare il divario con i personaggi del camorrista e dello ‘scugnizzo’ che mette incinta la propria fidanzatina: ruoli che vengono trattati con eccessiva indulgenza, ‘tipizzati’ da una sociologia che consideriamo discutibile. Così come ancora troppo di sfondo risulta l’impegno dei tanti preti di ‘frontiera’, che si ritrovano impegnati in ‘prima linea’ a combattere il male con uno ‘stoicismo laico’ che riesce ad andare a sintesi con gli aspetti più tradizionali, spirituali e persino confessionali della religione, generando un sincretismo che potrebbe rappresentare una risposta innovativa - “una laicità intrisa di valori cristiani”, tanto per dirla con Don Luigi Sturzo - non così ‘compromissoria’ come generalmente si pensa. In ogni caso, quelli appena esposti sono solamente ‘spunti costruttivi’ di riflessione, destinati ad autori e sceneggiatori più che alla conformazione di un testo che, comunque, cerca di far riflettere il pubblico, rifuggendo dal semplice divertimento evasivo o di mero intrattenimento. E la buona prova di tutti gli attori risulta totalmente al di fuori di tali considerazioni, poiché i ragazzi, in scena, insieme alla simpatica ‘perpetua’, ce l’hanno messa tutta. Il risultato è quello di una freschezza che ci ha sorpreso piacevolmente: un modo innovativo di porre all’attenzione del pubblico tematiche difficili, senza voltare il proprio sguardo da un’altra parte, o rimanere ancorati a un folclorismo pittoresco che, detto francamente, ci aveva anche un po’ rotto i ‘coglioni’. Napoli e il suo ‘mondo alla rovescia’ debbono reagire ai loro atavici problemi, per esprimere esattamente quel che il titolo stesso di questa piacevole commedia teatrale intende ricordare: “Non rubateci i sogni”. Gradevole.
Teatro de’ Servi
via del Mortaro 22 (angolo via del Tritone) – Roma
Non rubateci i nostri sogni
La Bilancia Produzione
scritto e diretto da: Bernardino De Bernardis
con: Luca Buongiorno; Bernardino De Bernardis; Mauro De Maio; Francesca Di Meglio; Ciro Formisano; Martin Loberto; Coky Ricciolino; ElenaVerde/Angela Ruggiero.
In scena sino a: domenica 14 maggio 2017
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