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20 Aprile 2024

Intervenire 'roboticamente' nelle catastrofi naturali

di Ilaria Cordì
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Intervenire 'roboticamente' nelle catastrofi naturali

La Comunità europea finanzia un progetto tutto italiano: Centauro, la macchina robotica che permetterà di intervenire immediatamente quando avvengono disastri naturali o accidentali  

Se avete in mente la tutina metallica dell’eroe Marvel Ironman, dimenticatela. L’essere umano e l’automa sono separati, ma insieme possono fare cose eccezionali.  Si chiama Centauro (Robust Mobility and Dexsterous Manipulatio in Disaster Response by Fullbody Telepresence in a Centaur-like Robot) il progetto tutto italiano che rende il futuro a portata di mano. Nasce dall’idea di Antonio Frisoli, responsabile scientifico del programma  e docente del Laboratorio di Robotica Percettiva ( PERCRO) dell’Istituto TECIP –Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione- presso la scuola superiore Sant’Anna di Pisa.

Che cos’è Centauro? È un sistema robotico in cui macchina ed essere umano sono una cosa sola, potendo così gestire a distanza le problematiche derivanti da catastrofi naturali, garantendo così una sicurezza completa a totale a colui che manovrerà il robot percependo in toto le sensazioni visive, uditive, sensoriali e tattili. Le percezioni sono ottenute grazie a un impianto di trasmissione e di telepresenza, che consente all’uomo di essere al 100 per cento sul campo d’azione sebbene non fisicamente. La macchina fisicamente suole ricordare la creatura mitologica mezzo uomo e mezzo cavallo, infatti è dotata di quattro gambe metalliche e da un dorso simile a quello umano, il tutto comandato attraverso dei sistemi che permettono il movimento, detti ‘attuatori’ per consentirgli di camminare su terreni sconnessi  e cedevoli come possono essere gli edifici crollati. L’operatore indossa due robot esoscheletrici sulle braccia, i quali gli danno un ritorno di forza, che gestirà da lontano il robot Centauro, affinchè possa svolgere le funzioni più complesse a seconda delle diverse situazioni.   Un progetto che la Comunità Europea ha deciso di finanziare con ben 4 milioni di euro, attraverso al programma Horizon 2020 (programma del sistema di finanziamento destinato alle attività di ricerca compiute dalla CE) dei quali oltre 600 mila sono destinati alla stessa scuola superiore. I restanti verranno suddivisi tra coloro che fanno parte del Progetto Europeo Centauro, coordinato dall’Istituto Computer Science dell’Università di Bonn in collaborazione con l’Istituto di Tecnologia di Genova.

Perché Centauro? Il recente disastro naturale avvenuto nel marzo 2011 nella centrale nucleare di Fukushima, ha visto protagonisti dei robot già utilizzati per la strage alle Torri Gemelle di 10 anni prima e l’esito è stato drammatico: le macchine mandate in campo hanno dimostrato la loro capacità limitata nell’operare in situazioni estreme come questa. Da quel giorno, Antonio Frisoli ha lavorato per dare al mondo una macchina efficiente che assicurasse un immediato intervento garantendo l'incolumità degli esseri umani. Ma la messa a punto di Centauro è ancora lunga: nei prossimi tre anni il team di tecnologi dovrà perfezionare l’operato della macchina, cosicché si assicuri il completo comando della trasmissione e delle sensazioni.


Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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