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24 Novembre 2024

Laurearsi ai tempi del Covid-19

di Arianna De Simone
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Laurearsi ai tempi del Covid-19

La storia di Sara, tra le prime a discutere la laurea on line con le classi interattive dell'Università telematica internazionale Uninettuno

La diffusione del Coronavirus in Italia non interrompe il raggiungimento di un sogno per molti studenti italiani: laurearsi dopo anni di impegno e studio. "Ho discusso la mia tesi e mi sono sentita avvolta in un caldo abbraccio, virtuale, dalla famiglia della mia Università. Nonostante sia stata scelta la modalità a distanza per discutere le tesi di Laurea, le emozioni sono state sempre forti. Ringrazio il Rettore, tutti i Docenti, la Presidenza e i tecnici informatici, per aver affrontato questo immenso ostacolo, con grande delicatezza e professionalità. Mi hanno infuso coraggio. Ero molto provata per questo maledetto virus che ha colpito mio papà, la mia roccia". Queste le parole, sincere e commosse, di Sara Merenda, 29 anni, che vive a Formia (Lt) e si è recentemente laureata in Processi cognitivi e Tecnologie presso l'Università telematica internazionale Uninettuno. "Ad oggi, con le dovute cure”, racconta Sara, “mio padre sta migliorando giorno dopo giorno. È forte e caparbio. Aspetto che torni a casa, per festeggiare il mio 110 e lode, da lui tanto desiderato. Andrà tutto bene"! Nelle date del 12 e 13 marzo 2020, ventidue candidati della Facoltà di Psicologia dell'Università Uninettuno hanno potuto discutere le loro tesi on line attraverso le classi interattive, appositamente predisposte dall’Ateneo per questa nuova modalità di discussione in questo periodo di emergenza nazionale (cliccare QUI).
Nelle classi interattive, inserite nel Cyberspazio didattico di Uninettuno predisposte per tutte le Facoltà, i docenti membri della Commissione di Laurea, insieme ai candidati, hanno avviato e concluso i lavori di discussione delle tesi, realizzando un processo on line cheLauree_online_3.jpg era stato definito, sperimentato e simulato nei giorni precedenti: a) presentazione del candidato; b) riconoscimento dell'identità con presentazione del documento; c) discussione della tesi con supporto di slide in powerpoint; d) commenti della commissione; e) comunicazione del voto da parte del presidente di commissione; f) richiesta di recepimento del voto da parte del candidato; g) proclamazione definitiva. La discussione a distanza ha visto la partecipazione di una media di oltre 80 persone connesse. Tra di loro anche gli amici e i familiari degli studenti. Un'emozione condivisa in rete, fondata su una metodologia tecnologica e organizzativa resa possibile grazie ai modelli organizzativi, psicopedagogici e didattici di Uninettuno, riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale e frutto di un lavoro di oltre 30 anni di ricerca portato avanti dal Rettore, Maria Amata Garìto, insieme al suo team. "Le classi interattive”, afferma Anita Carloni, neodottoressa in Discipline psicosociali presso Uninettuno, “ci hanno consentito di consolidare e mettere a frutto il nostro apprendimento. Un apprendimento ‘liquido’ che, nonostante questo momento difficile che stiamo vivendo e la distanza che ci divide fisicamente, ci tiene uniti come un mare".
“Il successo avuto con le prime lauree discusse on line”, specifica la Rettore Garìto, “è veramente molto importante, perché in un momento buio come questo abbiamo portato un po’ di gioia e di clima festoso nelle case di alcuni dei nostri studenti. Vedere i loro post sui social, dentro le loro case, mentre festeggiano con i loro familiari, i confetti rossi sulla tesi, le corone di alloro improvvisate, l'abbraccio e la partecipazione virtuale dei loro colleghi, amici e parenti, che hanno potuto seguire tutta la discussione a distanza, è stato per me un momento di grande gioia. In questi giorni di solitudine, in casa ho fatto ricerca per vedere come utilizzare le tecnologia della classe interattiva con nuovi modelli di processi e procedure legati alla discussione delle tesi e allo svolgimento degli esami on line. Guardando i risultati di queste ore”, aggiunge, “ancora una volta abbiamo potuto dimostrare che non basta avere una piattaforma più o meno avanzata per realizzare una buona didattica a distanza, la tecnologia deve essere al servizio dell’obiettivo che si vuole raggiungere e non viceversa. Noi di Uninettuno l’abbiamo sempre fatto. Ed è questo il successo del nostro modello. La didattica a distanza non si inventa. Naturalmente, le mie ricerche in questo settore sarebbero state inutili se non avessi avuto vicino tutto il personale di Uninettuno, non solo quello dell’area IT, che ha lavorato ininterrottamente per inserire i nuovi modelli negli ambienti di apprendimento on line per formare le segreterie e i docenti, ma anche tutta l’area tecnica e amministrativa nell'individuare le nuove regole da adottare e tutto il personale docente, che si è reso subito disponibile”, conclude Maria Amata Garìto, “a imparare nuovi modi di utilizzare i nostri ambienti di apprendimento a distanza".
"Come membro della Commissione”, commenta il professor Alessandro Caforio, Responsabile Ricerca e Innovazione presso Uninettuno nella seduta di Laurea, “ho provato molta soddisfazione per ciò che stavamo riuscendo a fare e ammirazione per i colleghi tecnici e docenti e per la meticolosità con cui hanno provato, simulato e poi messo in campo i processi definiti dalla professoressa Garito e dal gruppo che ha implementato questa nuova procedura. Riuscire a soddisfare”, aggiunge, “la voglia degli studenti di raggiungere il loro obiettivo in tempo, magari collegati da zone messe a dura prova da questa emergenza, e vederli gioire e commuoversi è stato emozionante". Grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie, Uninettuno continua a dare speranza all'Italia, al tempo del Coronavirus: oltre alla discussione delle tesi, gli studenti potranno svolgere on line anche i loro esami, guidati dai docenti e dal personale tecnico che forniranno loro il supporto organizzativo e gli strumenti tecnologici per superare al meglio anche questa sfida. Con l'obiettivo di fare della rete, una 'Rete di umanità', l'Ateneo ha inoltre già messo a disposizione gratuitamente tecnologie, contenuti e ‘know how’, per supportare le università italiane in questo periodo di emergenza. Una scelta e una responsabilità che conferma la missione dell'Ateneo: democratizzare l'accesso al sapere per costruire un mondo migliore.

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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