La miniserie Netflix sulle origini del presidente degli Stati Uniti d’America dal 1975 al 2018: filmati tv, pellicole di film privati e digitale
Il docufilm 'Trump: un sogno americano' (titolo originale 'Trump: an american dream', ndr) esplora il viaggio di Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti d’America, attraverso cinque decenni: il suo personaggio pubblico e il percorso di carriera che lo ha portato alla corsa presidenziale. 'Trump: an american dream' è stato distribuito per la prima volta per la televisione britannica nel novembre 2017 e, su Netflix, nel marzo 2018. Il documentario presenta filmati originali e interviste con i primi dipendenti della Trump Organization, affronta il rapporto commerciale e personale che il giovane Donald ha avuto con la prima moglie, Ivana Trump e accenna alle alleanze che ha stretto con Roger Stone e Roy Cohn.
Storia primaria e passaggi temporali
La storia primaria alla base della biografia di Donald Trump è attraversata da scarti temporali (in analessi o prolessi, ndr) ed effetti sulle foto d’epoca che divengono tridimensionali, capaci di generare uno stile accattivante e composito. Non è solo un “come eravamo” dei testimoni dell’ascesa al potere: le interviste sono rese spettacolari dai numerosi 'stacchi' da una sequenza all’altra.
Il Partito dei 'pro' e quello dei 'contro'
Nel docufilm si dà voce al Partito dei 'pro' e a quello dei 'contro' Trump: gli ammiratori incondizionati, come Nikki Haskell, amica di famiglia e il suo autista personale, che ricorda trasognato la targa DJT New York commentando: “Cavolo, questo ha successo”! Ma, soprattutto, quelli che lo accusano di aver truffato lo Stato, ricevendo esorbitanti sconti fiscali per la costruzione della Trump Tower (e non solo...).
1975: i tempi bui sono grandi opportunità per gli avvoltoi
Le riprese di repertorio sulla New York che sta sprofondando nel baratro, tra delinquenza e povertà, si alternano a quelle 'mondane' dell’ambizioso giovane Donald, al quale, tra una miseria e l’altra, viene l’idea geniale: costruire un grattacielo con il suo nome, ristrutturando il vecchio Hotel Commodore. Ma non può farlo da solo. Ed ecco che entra in scena lui: ‘l’avvocato del diavolo’, Roy Cohn, il famoso legale dei potenti, considerato colluso con la mafia, capace di ottenere informazioni riservate sui potenti per ottenere favori. Il personaggio che cambierà per sempre la carriera di Donald Trump.
Il grande sogno americano: diventare milionari
Nel 1980, durante una famosa intervista, la conduttrice televisiva Rona Barrett chiede a Trump cosa ne pensa dello slogan: “Il grande sogno americano è diventare milionari”. L’astro nascente risponde che, per avere successo, bisogna soprattutto avere una "famiglia unita" come la sua. Alla domanda sul perché avesse chiamato “babbeo” il sindaco di New York, reo di opporsi ai suoi sfrenati affari, Trump risponde candidamente che "andava detto e basta".
L’intervista-pilota del docufilmQuesta con Rona Barrett è 'l’intervista-pilota' e sarà riproposta più volte durante il docufilm, poiché, in effetti, è la prima vera intervista rilasciata da Trump: la testimonianza dell’incipit di una carriera, nella quale il 'businessman' acquisisce quell’aura istrionica e carismatica del futuro personaggio politico, verso il successo planetario che sarà.
Il grande sogno americano e la presidenza.
“Che farà se dovesse fallire?”, chiede Rona Barrett a Donald Trump. Risposta: “Potrei candidarmi alla presidenza degli Stati Uniti d’America”. Dictum factum.
Scheda della miniserie 'Trump, un sogno americano' (2018)
Genere: documentario
Narrato da: Colin Tierney
Paese di produzione: Regno Unito
Numero di stagioni: 1
Episodi: 4
Produttori esecutivi: David Glover; Marco Raffaello
Durata 48–66 minuti
Società di produzione: 72 Films
Con: Nikki Haskell; Rona Barrett; Wayne Barrett; Ken Auletta; David Cay Johnston; Barbara Ris; Geraldo Rivera; Marvin Roffmann.