Viaggiare in solitaria è un’occasione unica: contribuisce a godere di un inedito senso di libertà; si verificano i propri limiti; si sconfiggono paure; si possono fare incontri interessanti durante il percorso intrapreso e, finalmente, si smette di fare sempre gli italiani all’estero
Una nuova tendenza contraddistingue il settore del turismo: conoscere il mondo e attraversarlo in solitaria sembra non essere un problema per molte persone. In giro per il web, è possibile scoprire numerosi siti dove acquisire informazioni riguardo all’organizzazione di un viaggio indipendente, secondo le proprie necessità, sia economiche, sia di approccio verso il luogo che si desidera visitare. Solitamente, ci si affida a chi ha già viaggiato da solo, poiché conosce le ‘basi’ per pianificare questo tipo di viaggio così inusuale, che comporta bassi costi e magari la preparazione di un bagaglio piccolo ed essenziale.
Non è facile trovare informazioni circa questa formula di turismo, ma ciò che emerge è il gran desiderio che spinge il singolo a muoversi da solo. Sebbene i perché siano tanti, quest’esperienza insegna a ripartire da zero, oppure costringe a trovare nuove soluzioni di vita, a concedersi dei periodi di pausa e persino a trovare un nuovo lavoro nei luoghi più disparati. Nuove esigenze, dunque, si affacciano nel panorama turistico: prese in considerazione da molti, aiutano a capirsi e a comprendere il mondo circostante, a trovare la propria via e riconoscere le proprie priorità e potenzialità. Senza dubbio, risalta un forte legame con la sfera psicologica: chi si avvicina a questo tipo di avventura ne esce più sicuro; scopre di essere indipendente più di quanto pensi; guadagna, dall’esperienza in solitaria, un bagaglio di consapevolezza, di autonomia e di potere decisionale assai utili per la propria persona.
Viaggiare da soli, al di là di qualsiasi preconcetto, può sembrare noioso e pericoloso, ma secondo la classifica stilata da ‘Business Insider’, non è affatto così. Infatti, sono 30 i posti più belli e più sicuri al mondo ove concedersi una vacanza in solitaria, dalla Nuova Zelanda ai Fiordi norvegesi. Anche l’Italia è ovviamente inclusa, con la Toscana e la Liguria (Cinque Terre), una delle regioni più affascinanti del nostro Paese. La serie di villaggi composti dai gruppi di case colorate, che si affaccia lungo la riviera ligure, rende il paesaggio unico; la vita, inoltre, è lenta e girovagare da soli è un’esperienza perfetta; la Toscana, invece, per i suoi vigneti rimane una delle regioni più pittoresche della penisola. Qui, per esempio, ‘Backroads’, una compagnia che organizza viaggi sia in Europa, sia nel mondo, offre delle escursioni a piedi, riunendo alcuni viaggiatori solitari per condurli nelle città storiche della zona, includendo degli assaggi di vini e piatti tradizionali.
Non dimentichiamo, però, che per viaggiare soli, oltre ad affidarsi alle persone più esperte, per organizzare il proprio itinerario, una volta giunti a destinazione bisogna informarsi anche presso le agenzie di viaggio locali. I ‘consulenti di viaggio’ (viaggiatori solitari già da molto tempo) aiutano, infatti, a svolgere la pianificazione antecedente alla compravendita dell’itinerario scelto: non si paga nulla a chi ci aiuta nell’organizzare la partenza; la somma intera sarà, di fatto, saldata direttamente all’agenzia di viaggi locale, senza costi d’intermediazione.
Nella maggior parte dei casi ci si affida ai ‘Tour operator’ o alle agenzie di viaggi, a cui fanno capo autoctoni e stanziali per fare trekking; gite in barca; immersioni nel deserto; crociere e altri tipi di escursioni, qualora se ne senta la necessità, seguendo quindi i propri ritmi e le proprie esigenze di viaggio. Le stesse agenzie sono state ‘testate’ precedentemente da chi ha viaggiato prima di noi, usufruendo così di un servizio che, via via, è divenuto sempre più soddisfacente, arricchito da itinerari di ‘prima mano’. Il viaggio in solitaria sviluppa lo ‘spirito di adattamento’, sia per vivere al meglio l’esperienza, sia perché ci si abitua a cercare soluzioni possibili per superare le difficoltà e fare ciò che si ritiene giusto per se stessi. Le tante avventure già vssute da chi ha praticato questo genere di turismo inducono a sperimentare: si stringono legami e si intrattengono conversazioni con persone diverse; si ammira una bellezza sempre insolita e varia; ci si prende cura della propria persona. Dall’Europa al Canada, dall'America del sud ad alcune zone dell’Africa, dall’Asia all’Australia, fino alla Nuova Zelanda, le mete sono innumerevoli: godere delle bellezza e naturali e scoprire differenti stili di vita aiuta a confrontarsi e a osservare ciò che ci circonda con più attenzione. Oltre a girare in autonomia si può partecipare alle attività offerte sul luogo: per le avventure, la Nuova Zelanda e il Lago Wakatipu sono le mete ideali, mentre il ‘bungee jumping’, le gite in bicicletta e le crociere in barca possono essere piacevoli distrazioni; il Costa Rica, a sua volta, è un Paese invitante per gli sport d’acqua e le sue famose passeggiate attraverso la famosa foresta pluviale (the Cloud Forest). Inoltre, è al primo posto nell’indice dell’Happy Planet, poiché i suoi abitanti conducono vite felici e sostenibili.
Proviamo, ora, a dare un’idea di ciò che ci può attendere in altre città del mondo: mare; montagna; foreste (Sacred Monkey Forest); passeggiate; gite in barca; safari (Parco Nazionale di Kruger in Africa); surf e la possibilità di sciare, sono occasioni per inoltrarsi a Ubud e Bali, a Santiago e nell’incontaminata regione della Patagonia (Cile). In Islanda e nelle isole greche incontriamo ghiacciai, lagune geotermiche, parchi nazionali, cascate, isole limitrofe da raggiungere in barca, mentre a Ho Chi Minh (Vietnam) si trova un ambiente sicuro e vibrante grazie ai coloratissimi mercati di Ben Thank (Ho Chi Minh) o il Dong Xuan (Hanoi). Ben altro paesaggio offre Siem Reap (Cambogia): tra le terre lussureggianti si erige l’antico tempio di Angkor, a differenza di Taipei (Taiwan), dove si potrebbe persino stare meglio senza un compagno di viaggio.
La quiete e la natura contraddistinguono alcuni Paesi europei: la Norvegia offre dei giri turistici lungo i fiordi ed è considerata una nazione molto sicura (l’Oecd Better Life Index l’ha valutata come nazione a elevato grado di sicurezza ed è stata segnalata come il Paese a più basso tasso di criminalità e omicidi nel mondo, ndr); in Finlandia si può camminare lungo le vie e ammirare le vetrine degli originali negozi di design, oltre a visitare i musei e i mercatini all’aperto di Helsinki. Per le gite fuori porta è consigliata la città di Hanko, che si affaccia sul mare, oppure si può assistere alle ‘live perfomances’ nella città arti-centrica di Espoo. Nell’entroterra europeo troviamo la Svizzera, un Paese piccolo ma con dei panorami mozzafiato. Offre trasporti pubblici, puliti ed efficienti, per facilitare anche le gite fuori porta. Più a ovest, troviamo il Portogallo: nella punta meridionale, esattamente nella regione di Algarve, la città di Lagos è conosciuta per le sue cartoline raffiguranti spiagge e grotte. Gli abitanti parlano inglese; se non si è avvezzi alla spiaggia, le alternative sono le gite in barca o le visite in città, occasione per incontrare altri ‘viaggiatori solitari’. In Europa, molte sono le città ricche di Storia come la malinconica Vienna, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall’Unesco (nella foto qui a fianco, la cattedrale di Santo Stefano). I caffè di lusso offrono delicatezze locali: sedere al tavolo da soli è considerata usanza normalissima, che permette di godere delle architetture barocche e dello stile Jugendstil, espressione artistica dell'Art Nouveau. Dall’Austria si puà passare facilmente alla vicina Germania, dove è situata Berlino: città moderna e meta di molti giovani emigranti in cerca di prospettive migliori, è facile attraversarla grazie al sistema ‘U-Bahn’, l’economica metropolitana; il centro storico include quel che resta del famoso ‘Muro di Berlino’ e si trova il Kaufhaus des Westens (KaDeWe), il più grande magazzino di tutto il Paese. Tornando nella penisola iberica, una delle mete migliori per praticare il turismo in solitarua è la Spagna ‘araba’, visitando per esempio la città di Granada, in Andalusía. La regione è conosciuta per l’Alhambra: un palazzo-fortezza del XIII-XIV secolo, complesso architettonico immenso e capolavoro di Storia, che è meglio visitare grazie a una guida turistica o un audio-guida. Da Stoccolma (Svezia) a Dublino (Irlanda) ci si può sbizzarrire tra ‘pub’ e ‘cafè’. La prima si affaccia sul Mar Baltico: se incontriamo una giornata soleggiata si è fortunati, poiché ci si può sedere lungo le coste del lago Mälaren e godere del sole con alle spalle la sede del Municipio, dove si tiene la cerimonia dei premi Nobel, rendendo la giornata ancor più piacevole. Sempre Stoccolma è la sede del museo di Arte moderna ed è città adattissima a essere girata in bicicletta. Dublino, per parte sua, nominata dall’Unesco città della letteratura, è stupendamente a misura d’uomo: ci si imbatte in persone cordiali e i vari ‘bed and breakfast’ facilitano il viaggio in solitaria.
Inoltrandoci nei Balcani dell’ex Yugoslavia, lungo le coste del mar Adriatico si affaccia Dubrovnik, l’antca Ragusa, splendido porto costiere della Croazia a sud di Sebenico. Facile da girare, essa è situata nella regione della Dalmazia e vanta un centro storico di particolare bellezza. Anch’essa nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità Unesco, viene denominata, non a caso secondo noi: "La perla dell'Adriatico". Il giro delle mura cittadine permette di ammirare la città dall’alto, cin i suoi tipici tetti rossi. Anche qui, le escursioni sono d’obbligo e le spiagge sono favolose, grazie soprattutto alla scoperta di un mare, l’Adriatico, ben diverso da quello che siamo abituati a vivere in estate lungo le nostre coste romagnole. Insomma, viaggiare in autonomia significa soprattutto fare una conoscenza diretta del mondo, appropriandosi di elementi culturali che aprono la nostra mente, cambiando il nostro punto di vista sulle cose e sul mondo. Certamente, esistono destinazioni più semplici e altre più impegnative, alle quali si arriva per gradi, ma crediamo, proprio per questo, che il viaggio in solitaria possa essere sinonimo della voglia di raggiungere obiettivi sapendo che ci si può riuscire, oltre a vivere profondamente il proprio senso di libertà.
NELLA FOTO: IL PORTO TURISTICO DI DUBROVNIK, LA PERLA DELL'ADRIATICO
Salva