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23 Novembre 2024

5G: le nuove frontiere della comunicazione

di Valentina Cirilli
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Al centro del confronto del nuovo Digital Talk organizzato dalla Uninettuno, l'imminente avvento della connettività mobile di quinta generazione, che rivoluzionerà la nostra vita rendendoci perennemente connessi alla rete internet

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Se l’affermazione del 5G (la connettività mobile di quinta generazione) è destinata a cambiare il mondo toccando tutti i settori della nostra vita, dalla comunicazione, al lavoro, alla produzione, quali saranno i vantaggi e quali i rischi che ne sono associati? Per analizzare e comprendere il significato di questo grande cambiamento, definito da tutti gli 'stakeholder' come una vera e propria rivoluzione, presso l’Università telematica internazionale Uninettuno si è tenuto il Digital Talk dal titolo '5G: le nuove frontiere della domunicazione', organizzato presso la sala multimediale dell’Ateneo. A pochi giorni dal lancio ufficiale sul territorio nazionale dell’ultimissima tecnologia 5G, si aprono nuovi orizzonti comunicativi per soddisfare le esigenze di nuovi casi d'uso, come l'Internet of things (dispositivi connessi a internet), servizi di trasmissione e linee di comunicazione d'importanza vitale nonché servizi di streaming, in particolare di video. Il 5G rappresenterà l’era dei dispositivi davvero perennemente connessi, che non debbano più passare continuamente da Wi-Fi a rete mobile, come la tv digitale. In apertura, la professoressa Maria Amata Garito, Rettore della Uninettuno, ha lanciato un messaggio significativo: "Il vero problema del momento", ha dichiarato la Garito, "è che la politica non governa l’evoluzione tecnologica, non solo a livello nazionale. Siamo nel caos. Un mondo parallelo senza regole, in cui i più deboli culturalmente lo possono subire e, proprio per questo, devono essere protetti. Basti solo pensare all’ultima idea di Zuckerberg sulla Libra, la nuova moneta del futuro che rivoluzionerà il mondo». Duilio Giammaria, giornalista e conduttore del programma di RaiUno 'Petrolio',  ha sottolineato come "in futuro, anche grazie al 5G, non saremo più solo utenti. Vivremo in prima persona la tecnologia. Proprio per questo, però, le istituzioni devono riflettere sulla nuova rivoluzione industriale che ci apprestiamo ad affrontare. Il ragionamento va fatto a tutto tondo: anche a livello di salute. La tecnologia, infatti, ha anche delle ripercussioni sul nostro corpo. Sarebbe importante che, scientificamente, vengano dimostrate le mancate ripercussioni sulla salute. Basti pensare che i raggi 5G hanno lo stesso effetto dei raggi del sole sulla nostra pelle. Vorremmo e dovremmo saperne di più", ha concluso. Alessia Gizzi, giornalista e conduttrice del pr5G_3.jpgogramma di RaiTre 'Pixel', ha specificato che "il 5G ci porterà infinte opportunità, ponendo in correlazione tutto ciò che è intorno a noi: una vera e propria nuova rete globale. Se dovessimo fare un paragone", ha spiegato la Gizzi, "potremmo metterlo in correlazione al sistema nervoso: con il 5G tutti saremo informati in contemporanea, senza tempi di latenza. Il tutto, ovviamente, è dato grazie all’intelligenza artificiale, che verrà usata in maniera diretta. Per tutto ciò, tuttavia", ha aggiunto, "dovremo aspettare anni. Il sistema va, infatti, ampliato e sviluppato. Ci sono ancora tanti aspetti da chiarire, tra tutti la sicurezza riguardo la privacy". Alberto Maria Gambino, presidente dell’Italian Academy of the Internet Code-Iaic, ha invece avvertito che "ci piaccia o no, le tecnologie si valutano sulla salute della popolazione solamente ex-post. Purtroppo si è ribaltato il principio di valutazione. Davanti a tutte queste novità occorre, senza dubbio, stabilire dei capisaldi e dei paletti. Di questo dovrebbero occuparsi le grandi organizzazioni internazionali che, parlando con i vari players, troveranno l’accordo sul metodo di regolamentazione". Per Duccio Forzano, regista e scrittore, "nel mondo televisivo la latenza è un grande problema, ma col tempo si sta facendo molto per sincronizzare le varie macchine. Non immagino le possibilità che potrebbe offrirci il 5G… Quest’anno, ad esempio, le luci del Festival di Sanremo erano gestite da un software dedicato. E’ vero che, come ogni cosa, la tecnologia ha il lato negativo. Ma, se usata con intelligenza, porterà lavoro, invece che farlo perdere", ha concluso lo storico regista di 'Che tempo che fa'. Uninettuno, costantemente attenta ai cambiamenti che la Digital Innovation apporta sulla società e che, da sempre, ha fatto uso delle nuove tecnologie per sviluppare nel mondo un modello di insegnamento e di apprendimento a distanza altamente qualitativo, ha ideato questo format dei Digital Talks con l’obiettivo di far riflettere intorno a quelle tematiche di grande attualità che, oggi, rappresentano anche delle sfide globali. Grazie a un’idea del Rettore, Maria Amata Garito, i Digital Talks, coordinati dal professor Gianpiero Gamaleri, sono degli appuntamenti ciclici innovativi non solo per i contenuti che propongono, ma anche nella loro modalità di fruizione: il pubblico, infatti,  è sempre partecipe e dialoga con i relatori sia in presenza, sia in rete. I Digital Talks organizzati da Uninettuno sono disponibili alla pagina dedicata: https://www.uninettunouniversity.net/it/digital-talks.aspx

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Periodico Italiano Magazine - Direttore responsabile Vittorio Lussana.
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