Che la pandemia abbia colpito duramente tutti i settori della nostra economia è ormai un dato di fatto. Quello che resta però incredibilmente sottotraccia, nascosto e quasi censurato è che tra questi settori ci sia anche quello del gioco legale. Un segmento floridissimo, che offre da un lato ossigeno vitale per le casse erariali dello Stato e che dall’altro è una fonte di sussistenza e di lavoro per migliaia di professionisti italiani.
Il Covid 19 ha colpito duramente i loro interessi e le aziende del gambling stanno provando a prendere le contromisure. Lo fanno soprattutto cambiando pelle e votandosi lentamente al mondo online. Gli ultimi dati parano infatti di una fetta sempre più cospicua di italiani giocatori: precisamente il 37,8%, che ha ammesso di aver provato almeno una volta a giocare al lotto, alla lotteria e al superenalotto, oppure a tentare la fortuna con scommesse sportive (e non solo), con il bingo, i giochi online e le slot machine.
Solo nel 2020 la raccolta totale del gioco legale ha sfiorato la quota degli 89 miliardi di euro, di cui 75 (vale a dire l’85%) sono rientrati nei conti dei giocatori come vincite. Nel 2020 inoltre il panorama è stato guidato dal gioco online, trainato da piattaforme leader come Starvegas Casino, uno degli operatori con maggior trend positivo a livello di visite uniche mensili, che hanno ampiamente superato il tetto del milione. Il gioco a distanza ha infatti raggiunto i 50 miliardi di spesa, battendo il comparto tradizionale e fisico, che si è fermato invece a 40 miliardi di euro. Un sorpasso epocale, storico, che si spiega innanzitutto con la chiusura e le restrizioni legate al contenimento del Covid 19.
Dopo i numeri positivi, diamo però anche quelli negativi: la raccolta del gioco legale è calata del 20%, ovvero ha perso per strada 22 miliardi di euro rispetto al 2019, e sono calate anche le vincite (segno meno per 15 miliardi, con conseguente diminuzione del gettito erariale). Urgono quindi aiuti e sostegni. Che potrebbero essere pochi ma mirati, secondo gli esperti. Quali? Monitorare costantemente la situazione, esaminare e aggiornare la legislazione, valutare l’impatto di decreti proibizionisti. E soprattutto alzare una diga contro il ritorno del gioco illegale in Italia, una piaga che è tornata pericolosamente in auge. Serve contrastarla in maniera rapida e sinergica, per permettere al gioco legale di tornare a splendere proprio come un tempo.