31 Marzo 2025
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Il cavaliere, come ci hanno sempre fatto credere, è quello senza macchia e senza paura. Quello che non sbaglia mai un colpo e anche se commette errori, è in grado di riprendere subito la retta via.
Anche le donne giocano a calcio. Si sa, ma non si dice. La stampa ne parla poco. Forse non piace, non ‘tira’. Le gambe delle donne sono belle da vedere sulla passerella della moda. Vi immaginereste volentieri una coscia muscolosa che sgambetta sul triangolo verde, sapendo che appartiene a un corpo femminile? Che ci faccio io qui? Sono un malato, affetto da un tifo particolare, quasi viscerale, che mi lega alla mia squadra del cuore. Vado in curva tutte le domeniche, i sabati, a volte i lunedì. In casa e in trasferta. Dal mio posto seguo la partita, urlo, incito i giocatori, a volte impreco per degli stupidi errori. Il nome, quel ‘Ciao’ che persino gli stranieri riconoscono, lo scelsero gli italiani attraverso la schedina del Totocalcio. Il confronto era tra Ciao, Amico, Beniamino, Bimbo e Dribbly. Alla fine prevalse quello del saluto ormai divenuto universale, quasi una sorta di benvenuto agli ospiti nel Bel Paese che organizzava i Mondiali del 1990. |