2 Aprile 2025
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Ci sono personaggi che sanno 'rubarti il cuore'. A volte è merito di un buon testo, altre (più raramente) della capacità interpretativa dell'attore. La 'Laura' descritta e portata in scena da Francesca Romana Miceli Picardi è uno di questi personaggi. L'autrice-attrice ha portato al Fringe la 'magia' delle grandi recitazioni con una storia ben costruita che riflette le ipocrisie di una società basata sull'avere piuttosto che sull'essere. A prima vista, potrebbe sembrare che in questa IV edizione del Roma Fringe Festival 2015 noi si voglia parlare e scrivere ‘bene’ di tutti, al fine di esprimere una sorta di incoraggiamento o di sostegno morale nei confronti di compagnie teatrali composte, per lo più, da giovani attori emergenti. Toccante interpretazione di Claudia Crisafio sul valore e la capacità di resistenza alle difficoltà della vita quotidiana derivanti dalla tanto temuta e disprezzata ‘utopìa’, che per la protagonista di questo monologo è rappresentata dal sogno di poter fare, un giorno, la cuoca. Senza incrociazioni1 Giugno 2015
di Gaetano Massimo Macrì- gmacri@periodicoitalianomagazine.it - Twitter. @gaetanomassimom
![]() Sorridere e far sorridere della morte. Una capacità artistica non banale, con cui non sempre gli attori riescono a confrontarsi, risultandone capaci. Tempi, battute, inflessioni, devono essere conosciuti alla perfezione. Pena l'effetto quasi contrario, o la caduta nei vari cliché. Il testo, scritto e diretto da |