2 Aprile 2025
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Una ragazza all’apparenza ingenua, tra un sorriso e un gridolino di rabbia, racconta la sua quotidianità. Gioie e dispiaceri di una giovane come ce ne sono tante. Dietro un’apparente normalità, fatta anche di situazioni difficili da ‘digerire’, si può celare una vendetta messa in atto proprio da chi meno te lo aspetti. La compagnia modenese ‘Ludovico Van Teatro’ propone un intimistico lavoro di ‘autoanalisi sperimentale’ ispirato al miglior teatro di Samuel Beckett. La rappresentazione è complessa e muove i suoi primi passi dalla perdita di se stessi, del proprio passato, dei luoghi e delle persone amate a causa di una sopraggiunta malattia, che conduce il protagonista, lentamente ma inesorabilmente, verso una morte vissuta con dolorosa consapevolezza. Il grande pubblico non conosce probabilmente la storia di Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice del secolo scorso. Dunque, un merito indiscutibile di questo spettacolo è l'aver portato sulla scena un po' della vita di quell'artista, mescolandola a quella di Modesta, una delle sue stesse protagoniste del romanzo autobiografico "L'arte della gioia".
La perfezione. L’idea che per arrivare alla piena soddisfazione, nella vita e con se stessi, manchi sempre qualcosa. Un aiuto esterno, uno sconvolgimento totale e radicale di noi stessi che possa essere un punto di partenza per una nuova vita.
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